Osservatorio erboristico: i numeri

 

Il 76% degli italiani ha acquistato prodotti erboristici e fitoterapici per la cura della persona e di questi ben il 67% ha scelto l’erboristeria come canale d’acquisto privilegiato.

È il dato più significativo che emerge dall’indagine ‘Il ruolo delle erboristerie in Italia’, condotta su un campione significativo di circa 1.000 Italiani nel quadro dell’Osservatorio Erboristico, un’iniziativa realizzata dalla nostra rivista con la consulenza della società Nomisma.

Presentata nella giornata introduttiva de ‘La Via delle Erbe’ 2023 – organizzata da L’Erborista per il secondo anno consecutivo in collaborazione con SANA – l’indagine restituisce una fotografia puntuale delle dinamiche e dei trend dell’erboristeria, proponendo una visione d’insieme delle scelte di acquisto dei consumatori.

Per gli acquisti di prodotti naturali, fitoterapici ed erboristici degli ultimi 12 mesi i clienti delle erboristerie si sono rivolti per il 54% soltanto al canale fisico, dato in aumento rispetto alla prima indagine Nomisma sulle erboristerie 2022 (51%), solo al canale online per il 9%, in calo rispetto al l’11% dell’anno precedente, o a entrambi, il 37% versus il 38% del 2022.

La maggior parte dei clienti entra in erboristeria per acquistare tisane e tè, prodotti per la cura del corpo e dei capelli e integratori con ingredienti vegetali e naturali, a conferma di un andamento consolidato negli ultimi anni e sostanzialmente allineato con i numeri del 2022.

Tra le ragioni della propria preferenza per questi prodotti spiccano gli effetti benefici sulla salute (44%), oltre alla disponibilità di offerte e promozioni (43%) e la presenza di ingredienti naturali (38%).

A mio avviso estremamente significativo – e valore aggiunto per la categoria – è il riconfermato rapporto fiduciario del consumatore con l’erborista: per i clienti delle erboristerie, infatti, l’erborista è una persona di cui fidarsi (46%) e un professionista esperto della materia (42%).

L’erboristeria come canale fisico, quindi, rappresenta una garanzia sostenuta sì dall’ampiezza e dalla varietà merceologica (32%), ma soprattutto dalla qualità ed efficacia dei prodotti che per una quota significativa di consumatori (82%) costituisce uno dei principali driver di acquisto e frequentazione.

La ricerca ha poi messo a fuoco anche quali siano le aree di potenziale miglioramento volgendo uno sguardo al futuro: il consumatore auspica, per esempio, che tra i servizi dell’erboristeria venga inserita la collaborazione con nutrizionisti (42%), l’organizzazione di giornate dedicate al benessere (32%), l’incontro con esperti ma anche la collaborazione con agricoltori e produttori della zona.

In una fase complessa come quella attuale, lo scenario positivo che emerge da questi dati incoraggia a proseguire decisamente sulla strada della professionalità, dell’impegno e della qualità – di prodotti, consulenza e servizi – che da sempre caratterizzano l’erboristeria.