L’avena comune (Avena sativa L.) o biada, è oggi coltivata (sativa) e presenta innumerevoli varietà. È un genere di piante appartenente alla famiglia delle Poaceae (Graminacee) con cinquanta specie quasi cosmopolite. Originaria dell’Europa settentrionale, è caratteristica della regione mediterranea in quanto sono state ritrovate specie spontanee proprio in quei luoghi. Fra le specie selvatiche, la più comune è Avena fatua L. altrimenti detta avena folle, un’erba infestante a infiorescenza rossastra, dalla quale si ritiene derivata o da ibridi di quest’ultima con Avena sterilis L. È una pianta erbacea annua o perenne, a culmi cavi eretti, che raggiunge il metro di altezza. Presenta foglie alterne e acuminate, nel boccio convolute nastriformi, con fiori in pannocchie lasse a spighette pendule, frutti a cariosside di forma cilindrica vestiti o nudi con glumelle gialle, nere o grigie, eduli per animali e per l’uomo che si raccolgono in estate. I componenti principali sono rappresentati da amido, lipidi (5% di cui quasi il 25% di lecitina), zuccheri (2-5%), protidi (12%), sali minerali (rame, magnesio, fosforo, zinco, ferro, calcio), vitamine (A, B1, B2, PP, D), enzimi, glutine, aminoacidi e vari fitocostituenti come le avenantramidi, un alcaloide indolico (gramina), flavonoidi, flavolignani, saponine triterpeniche, fitosteroli (avenasterolo), tocoli. Tra i polisaccaridi troviamo il β-glucano e l’amido, presenti entrambi nella cariosside. Il primo è un polisaccaride ad alto peso molecolare che, analogamente ad altri idrocolloidi idrofili, è in grado di legare grandi quantità di acqua in modo reversibile, cioè disponibile per la cessione a livello dello strato corneo. L’amido è una polvere bianca inodore formata da granuli di forma e di dimensione caratteristiche. È costituito da due polimeri del glucosio: amilosio, una sostanza granulosa solubile in acqua che si trova all’interno del granulo, e amilopectina, la membrana che racchiude l’amilosio, insolubile in acqua, che si rigonfia dando una materia collosa. Nell’avena, l’amido viene immagazzinato in forma di granuli composti, formati cioè da più granuli semplici riuniti insieme (il numero dei granuli semplici che vanno a formare un granulo composto è circa 300). I granuli sono insolubili in acqua fredda, per riscaldamento a 60°, si rigonfiano dando origine alla colla d’amido. Fra gli altri costituenti, le avenantramidi sono un gruppo di venticinque sostanze responsabili dell’attività anti-irritante. Sono composti fenolici presenti approssimativamente in 300 ppm. Si trovano sia nelle foglie, che la pianta produce come fitoalessine in risposta all’infestazione da Puccina coronata, che nel chicco d’avena. Non sono composti molto abbondanti, inoltre, non si ritrovano in ogni varietà di chicco e non sono presenti in ogni stadio della crescita, il che dimostra come sia importante la pianta d’origine, per cui può succedere che gli estratti presenti sul mercato non contengano affatto avenantramidi.