Cambio nome per il Gruppo Cosmetici in Erboristeria che si è presentato al Cosmoprof di Bologna (21-24 marzo 2024) con la nuova denominazione che è stata scelta per contraddistinguerlo: il riferimento all’erboristeria rimane, in quanto canale originario e storico per i cosmetici a connotazione naturale e sostenibile, che costituisce l’accesso privilegiato a questi prodotti. L’interesse dell’industria e lo sviluppo dei canali distributivi ha però portato a un’apertura cross-canale di questo specifico mercato che si è scelto di evidenziare nel nome del Gruppo stesso: Gruppo Cosmetici a Connotazione Naturale ed Erboristica.

Il comparto del cosmetico naturale

«L’erboristeria rafforza la propria identità come riferimento per il beauty a connotazione naturale. La struttura del canale è però legata al negozio di prossimità che non può rispondere alla grande domanda che emerge dal mercato» ha commentato Laura Pedrini (nella foto), presidente del Gruppo Cosmetici a Connotazione Naturale ed Erboristica di Cosmetica Italia. «Dai consumatori arriva infatti una chiara e continua sollecitazione rispetto a un’offerta che sappia far fronte a specifiche richieste di naturalità e sostenibilità. Questa richiesta viene interpretata in maniera trasversale nei diversi canali distributivi e diventa un orientamento strategico per sempre più aziende».

Nel 2023 l’erboristeria ha registrato un valore di oltre 420 milioni di euro e una crescita del 12% rispetto all’anno precedente: un rimbalzo positivo a doppia cifra che segna un sostanziale recupero dei valori pre-pandemia (dati preconsuntivi elaborati dal Centro Studi di Cosmetica Italia). Le previsioni per il 2024 segnalano un ulteriore incremento del 10,5%.

Trasversalmente ai vari canali, è consolidata l’attenzione del consumatore verso i cosmetici a connotazione naturale e sostenibile.

I consumi di questa categoria rappresentano infatti circa un quarto dei consumi cosmetici in Italia nel 2023, e hanno superato i 3,1 miliardi di euro e con un incremento di 7,6 punti percentuali rispetto al 2022.

La loro crescita è solo apparentemente più contenuta rispetto all’andamento generale dei consumi cosmetici; si tratta infatti di prodotti che hanno un prezzo più alto rispetto alla media del mercato cosmetico in Italia, ma che hanno subìto meno l’effetto inflazione.

Da evidenziare come la convergenza tra cosmetici orientati sia alla naturalità sia alla sostenibilità sia sempre più centrale: i consumi di prodotti che rispondono a entrambe queste richieste sono infatti in notevole crescita (+32,3%).