La quercetina è un flavonoide alimentare presente in frutta e verdura, tra cui mele, tè nero e verde, grano saraceno, cipolle, uva rossa, ciliegie, lamponi e agrumi. Si trova anche in alcune piante medicinali comuni, tra cui il ginkgo biloba e l’iperico ed è ampiamente utilizzata per i suoi effetti antiossidanti.

La ricerca preclinica e clinica

La quercetina ha mostrato in vitro effetti antiossidanti, antinfiammatori e chemiopreventivi e può anche agire come agente anti-apoptotico. Modelli animali hanno dimostrato la sua capacità di potenziare gli effetti antitumorali della doxorubicina in linee cellulari di cancro epatico, proteggendo al contempo le cellule epatiche sane. La quercetina ha anche dimostrato effetti neuroprotettivi e antidepressivi, ha esercitato effetti pro-ossidanti diminuendo i livelli sierici di omocisteina e ha mostrato un’attività protettiva verso l’osteoartrite.

Negli studi clinici, la supplementazione a lungo termine ha avuto effetti metabolici di ampia portata in soggetti sani, ma non ha attenuato le risposte metaboliche postprandiali, come la lipemia e l’insulinemia né ha aumentato la concentrazione di acido alfa-linoleico e la sua conversione in acidi grassi omega-3, che è notoriamente associata a benefici cardiovascolari.

In altri studi, la quercetina ha migliorato debolezza muscolare causata dall’esercizio eccentrico, ha ridotto il danno ossidativo dopo questa tipologia di esercizio e ha migliorato le prestazioni neuromuscolari durante e dopo l’allenamento di resistenza.

Nelle donne affette da artrite reumatoide l’integrazione ha migliorato i sintomi clinici. Una formula contenente quercetina è risultata paragonabile all’omeprazolo per il trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo non erosivo.

Le metanalisi ad oggi pubblicate hanno stabilito che la quercetina è tra i componenti attivi delle formule della MTC che hanno migliorato la sopravvivenza globale nei soggetti con tumore del colon-retto e la fatigue/astenia nelle persone con cancro gastrico.

Un recente studio ha mostrato come la quercetina eserciti un’attività preventiva sull’infezione di cellule umane con il virus SARS-CoV-2, bloccando il processo di propagazione.

Meccanismo d’azione

La quercetina costituisce il principale bioflavonoide della dieta umana. I suoi effetti antiossidanti sono correlati al suo gruppo fenolico. La sostanza possiede anche proprietà antinfiammatorie e chemiopreventive. È stato, inoltre, dimostrato che contribuisce alla stabilizzazione delle membrane e inibisce l’ossidazione del colesterolo LDL.

Gli effetti antitumorali della quercetina si esplicano attraverso la down regulation delle proteine p53 mutanti, l’arresto della fase G1, l’inibizione delle tirosin-chinasi e la down regulation delle proteine proliferative e anti-apoptotiche.

Dati preclinici supportano l’attività antitumorale della quercetina che, tuttavia, ad oggi non è stata confermata dagli studi clinici sull’uomo.

Fonte: HERBS, Memorial Sloan Kettering Cancer Center.