La bardana (Arctium lappa L, famiglia delle Asteraceae) è una pianta erbacea che cresce spontanea negli incolti e al margine dei fossi in tutta l’Europa continentale. Le sue principali attività sono quella depurativa, antisettica, ipoglicemizzante e coleretica ed è stata utilizzata storicamente per queste sue proprietà in Europa, Cina e Giappone. In Giappone la radice di bardana è un alimento comune (gobo) e un rimedio della fitoterapia tradizionale denominata “Kanpō”.

Usi storici e popolari

La radice della bardana è la parte più utilizzata della pianta sia come cibo che come rimedio, mentre i semi hanno una storia di utilizzo in applicazioni topiche.

A livello tradizionale la bardana è stata utilizzata anche come diuretico per aumentare la minzione e per migliorare il naturale processo di disintossicazione del corpo. Secondo una review del 2018 è una delle specie botaniche più comuni e importanti utilizzate per le affezioni cutanee in Romania e in altri paesi dell’Europa orientale.

Le tribù native del Nord America – Irochesi, Cherokee e Delaware – ne usavano la radice per alleviare i reumatismi e come “depuratore del sangue” oltre che in varie affezioni cutanee. Un altro uso comune era il trattamento delle malattie veneree. Nella Columbia Britannica, in Canada, parti della pianta vengono utilizzate in medicina etnoveterinaria per il trattamento di artrite reumatoide e dolori articolari degli animali.

La radice di bardana è stata usata anche per migliorare disturbi della cute come acne, psoriasi, dermatite atopica, per le cistiti e per gotta e artrite reumatoide. Per il suo sapore agrodolce è considerata uno stimolante dell’appetito.

La pianta è ampiamente utilizzata anche nella medicina tradizionale cinese (MTC), dove i semi sono conosciuti come niú bàng zi e la radice come niú bàng gen.

Principali costituenti e attività salutistiche

La radice di bardana è una buona fonte di proteine, calcio, fosforo, potassio e acido folico e contiene fibre sotto forma di inulina, un tipo di fibra vegetale che contribuisce alla regolazione dei livelli di zuccheri nel sangue.

Contiene, inoltre, varie sostanze fitochimiche, quali lignani e triterpenoidi che insieme ad altri presenti nella pianta possiedono documentate proprietà antidiabetiche. Tra i composti bioattivi della radice di bardana si segnala anche l’arctigenina, studiata sia in vitro che in vivo per le sue proprietà antinfiammatorie e per le potenziali attività antitumorali.

Studi sugli animali hanno associato l’integrazione di un estratto di radice di bardana con la riduzione dei livelli di trigliceridi e di colesterolo VLDL e con l’aumento dei livelli di colesterolo HDL, riportando anche una diminuzione dei livelli di leptina e della produzione di glucosio da parte del fegato.

Studi clinici hanno correlato i preparati a base di radice di bardana con una riduzione significativa del dolore dell’osteoartrosi e con riduzioni significative dei marcatori infiammatori interleuchina-6 e proteina C-reattiva. Gli estratti purificati della radice di bardana si sono mostrati, inoltre, efficaci contro i batteri che causano l’acne.

La radice di bardana è generalmente tollerata e non sono stati segnalati effetti avversi significativi né interazioni negative con altre erbe o farmaci. Evitare in caso di ipersensibilità verso uno o più componenti.

Fonte: American Botanical Council, Herbal Gram