I benefici salutistici della radice di zenzero (Zingiber officinale Roscoe) sono noti da secoli e vengono via via confermati da studi scientifici che, negli anni più recenti, si sono concentrati in particolare sulle attività antinfiammatorie e analgesiche di questa pianta.

Molti dei componenti bioattivi dello zenzero esplicano benefici nel trattamento dell’artrite infiammatoria e sembrano particolarmente utili nel trattamento di malattie legate all’infiammazione persistente e al dolore. Questi sintomi sono presenti nelle malattie reumatiche più diffuse, come l’osteoartrosi (OA) e l’artrite reumatoide (RA).

Questa recente revisione qualitativa ha analizzato le attuali conoscenze relative all’effetto antinfiammatorio dello zenzero sia negli studi in vitro che in vivo, ma anche negli studi clinici. Vengono analizzati, inoltre, i sistemi di somministrazione che contribuiscono a migliorare la biodisponibilità e le attività salutistiche dello zenzero.

I risultati degli studi

In particolare, 7 studi clinici randomizzati hanno dimostrato che l’integrazione di zenzero potrebbe ridurre l’infiammazione e diminuire il dolore articolare. Due di questi studi hanno analizzato l’effetto dello zenzero sull’artrite reumatoide, gli altri hanno riguardato l’artrosi del ginocchio. In tutti gli studi le procedure di intervento sono durate da 2 settimane a 3 mesi. Due studi hanno dimostrato che il consumo di 750 mg di polvere di zenzero 2 volte/die potrebbe sopprimere l’espressione di diversi geni legati all’infiammazione e all’attivazione del sistema immunitario nei soggetti con artrite reumatoide attiva.

Un effetto antinfiammatorio simile è stato osservato nell’OA. In questo gruppo, l’assunzione di 1 g di polvere di zenzero per 3 mesi ha ridotto la produzione di citochine proinfiammatorie. Un effetto antinfiammatorio è stato osservato anche dopo supplementazione (3 mesi) di un estratto di zenzero, che ha abbassato le concentrazioni di ossido nitrico (NO) e proteina C-reattiva in persone con osteoartrosi. Inoltre, nel gruppo che utilizzava lo zenzero, NO e CRP hanno continuato a diminuire anche dopo 12 mesi.

La polvere di zenzero somministrata per via orale ha alleviato il dolore dell’osteoartrosi. L’effetto analgesico è stato osservato anche dopo l’applicazione topica sul ginocchio di un gel di zenzero al 5% e questo effetto è stato mantenuto per tre mesi consecutivi dopo due settimane di applicazione.

Dati recenti mostrano anche che lo zenzero ha effetti positivi anche in associazione con altre piante dalle proprietà antinfiammatorie, come Curcuma longa e Alpinia galanga, che appartengono alla stessa famiglia delle Zingiberaceae.

Uno degli aspetti positivi correlati alla supplementazione di zenzero è il basso rischio di complicanze durante il trattamento. In ciascuno degli studi esaminati, lo zenzero non ha causato effetti avversi di rilievo, fatto salvo un caso di bruciore di stomaco. È stato, invece, dimostrato che non ha effetti collaterali acuti assunto per tre mesi fino a due anni e mezzo, un dato significativo perché i soggetti con OA e AR spesso usano farmaci antidolorifici per un periodo di tempo più lungo.

Una sempre più puntuale comprensione delle attività salutistiche dello zenzero – concludono gli autori di questa review – potrebbe avviare ulteriori studi sul miglioramento della sua biodisponibilità e dell’efficacia per una sua applicazione più completa.

Fonte: Szymczak J, Grygiel-Górniak B, Cielecka-Piontek J. Zingiber Officinale Roscoe: The Antiarthritic Potential of a Popular Spice-Preclinical and Clinical Evidence. Nutrients. 2024 Mar 5;16(5):741.

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