Le malattie cardiovascolari sono una delle più importanti cause di morbidità e di morte in tutto il mondo. La dislipidemia – che costituisce uno dei principali fattori di rischio per queste patologie – può essere tuttavia controllata modificando lo stile di vita, anche attraverso l’adozione di un regime dietetico salutare. La spirulina è un’alga di colore azzurro che cresce nelle acque di laghi salati di Africa e Messico e in alcuni laghi d’acqua dolce. Utilizzata come alimento già dagli Aztechi, oggi viene commercializzata sotto forma di compresse, polveri o in aggiunta ad alimenti processati, ed è utilizzata principalmente come fonte di vitamina B12 e di proteine di origine non animale. Alla spirulina sono stati attribuiti diversi benefici per la salute, dal trattamento delle infezioni, al contrasto ad alcune forme allergiche, all’attività epatoprotettiva e di promozione della perdita di peso.

Alcuni studi scientifici suggeriscono che quest’alga potrebbe aumentare la produzione delle cellule del sistema immunitario coinvolte nel contrasto alle infezioni e che potrebbe aiutare a contrastare alcune malattie croniche, anche se ad oggi l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) non ha ancora approvato nessun claim che giustifichi queste o altre proposte d’uso dei prodotti contenenti spirulina. Questa recente revisione sistematica con metanalisi ha valutato ed esposto in sintesi gli effetti della spirulina sul profilo lipidico sulla base dei risultati degli studi randomizzati controllati pubblicati in letteratura internazionale. La ricerca delle fonti– ovvero degli studi clinici circa l’effetto dell’integrazione di spirulina sulle concentrazioni dei lipidi plasmatici – è stata effettuata nelle banche dati medico-scientifiche MEDLINE, Scopus, Clarivate Analytics Web of Science e nei database della Cochrane Library fino a gennaio 2023.

I risultati aggregati di 20 studi (23 bracci con 1.076 partecipanti) hanno indicato che l’intervento con spirulina ha ridotto in modo statisticamente significativo il livello di colesterolo LDL (P<0,05), del colesterolo totale (P<0,05) e dei trigliceridi (P<0,05), aumentando in modo significativo (P<0,05) i livelli di colesterolo HDL-C. Dai risultati della metanalisi si evince dunque che la supplementazione di spirulina migliora i livelli sierici di trigliceridi, colesterolo totale e colesterolo LDL e HDL.

Fonte: Rahnama I, Arabi SM, Chambari M, et al. The effect of Spirulina supplementation on lipid profile: GRADE-assessed systematic review and dose-response meta-analysis of data from randomized controlled trials. Pharmacol Res. 2023 Jul;193:106802.