Un documento appena rilasciato dal Programma per la prevenzione delle adulterazioni di botanicals dell’American Botanical Council (ABC) sintetizza le diverse modalità di adulterazione dello zafferano (Crocus sativus).

La pianta ha una storia documentata di utilizzo nell’antichità, principalmente come spezia e ingrediente alimentare. Oltre alle sue applicazioni culinarie, lo zafferano è stato usato per secoli nei sistemi di medicina tradizionale come rimedio per guarire le ferite, per trattare diverse condizioni quali febbre e mal di schiena, per alleviare i disturbi digestivi e per i suoi effetti di miglioramento dell’umore. I moderni utilizzi salutistici dell’estratto di zafferano, supportati da studi clinici, includono il sollievo della depressione lieve-moderata, dell’ansia e dello stress. Sono stati inoltre pubblicati studi clinici sugli effetti benefici dell’estratto di zafferano sul sonno.

A causa del suo prezzo elevato, lo zafferano è una spezia spesso sottoposta ad adulterazione con una motivazione economica. Gli adulteranti includono fibre di seta e stimmi di mais (Zea mays) colorati con succo di barbabietola (Beta vulgaris), buccia o fibre di melagrana (Punica granatum), fiori di cartamo (Carthamus tinctorius) e calendula (Calendula officinalis) e altri materiali vegetali che hanno una naturale colorazione rossa. In alcuni casi lo zafferano in polvere viene mescolato con polvere di curcuma (Curcuma longa) o paprika (Capsicum annuum) come agenti a basso costo non dichiarati.

Hanno redatto il documento sullo zafferano Stefan Gafner, responsabile scientifico dell’ABC ed esperti del settore erboristico degli Stati Uniti. Il documento oltre alla sintesi dei dati pubblicati sull’adulterazione degli stimmi di zafferano, elenca i diversi adulteranti conosciuti, fornisce una panoramica del mercato e presenta i test macroscopici, microscopici, genetici e chimici impiegati per rilevare l’adulterazione degli stimmi di zafferano e dei suoi estratti.

“Lo zafferano è uno degli ingredienti vegetali maggiormente sottoposti ad adulterazione”, ha scritto Gafner. “Alcune modalità di adulterazione vengono facilmente rilevate, anche da non esperti, per esempio guardando il colore del liquido quando si aggiunge lo zafferano all’acqua calda. Altre modalità sono invece più sofisticate e possono essere rilevate soltanto con metodi analitici all’avanguardia “.

 

Fonte: Botanical Adulterants Prevention Program – American Botanical Council (herbalgram.org)