Il ginseng asiatico (Panax ginseng, Araliaceae) è una pianta medicinale tradizionale alla quale sono state attribuite proprietà immunomodulanti, antinfiammatorie, ipolipemizzanti, antiossidanti, antidiabetiche, antitumorali, riparatrici, anti-età e antidepressive.
Il ginseng viene utilizzato anche per inibire o ritardare i processi neurodegenerativi e migliorare la memoria e i sistemi di percezione.
Questo recente articolo – disponibile in modalità open access – ne descrive la neurofarmacologia e le potenziali applicazioni correlate alle sue funzioni neuroprotettive.
I componenti farmacologicamente attivi del ginseng sono ginsenosidi, polisaccaridi, polipeptidi, oli essenziali, poliacetileni, acidi organici ed esteri. I ginsenosidi sono i più attivi e si dividono in due gruppi principali: protopanaxadiolo (PPD) e protopanaxatriolo (PPT).
La ricerca scientifica ha dimostrato che i ginsenosidi esplicano effetti simili agli antidepressivi con diverse modalità. Il ginseng asiatico, ad esempio, può aumentare i livelli di serotonina, che a loro volta potrebbero influire positivamente sui sintomi di depressione.
Modelli animali hanno inoltre ipotizzato che Rg1, un costituente del PPD, può alleviare l’anedonia (perdita di interesse o incapacità di provare piacere nello svolgimento di attività solitamente gratificanti) e migliorare i disturbi del sonno attraverso l’inibizione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA).
È stato dimostrato che il ginseng esplica proprietà protettive e terapeutiche contro l’infiammazione, lo stress ossidativo e l’ictus cerebrale. Modelli in vitro e animali riportano nell’insieme risultati positivi circa l’impiego del ginseng asiatico nel migliorare la funzione cognitiva in gravi patologie degenerative come il morbo di Alzheimer.
Gli studi specifici condotti sulla malattia di Parkinson hanno rivelato che la pianta contribuisce a ridurre la perdita cellulare e i processi degenerativi.
Precedenti studi hanno riportato che il ginseng asiatico e le sue saponine sono efficaci nel trattamento della depressione, del danno neuronale, oltre che dell’Alzheimer e del Parkinson.
Gli autori concludono che il ginseng può essere utilizzato, sia come medicinale sia come alimento, con pochi effetti collaterali.
Fonte: Hou W, Wang Y, Zheng P, Cui R. Effects of ginseng on neurological disorders. Front Cell Neurosci. March 2020;14:55. doi: 10.3389/fncel.2020.00055.