Consumo di camomilla e mortalità

chamomile with leaves on a white background

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Uno studio prospettico realizzato dall’Università del Texas ha valutato la relazione fra consumo di camomilla e mortalità fra anziani di origine messicana. La valutazione condotta dal 200 al 2007 ha riguardato 1677 persone con età superiore a 65 anni, maschi e femmine, residenti in cinque stati degli USA: Texas, California, New Mexico, Colorado e Arizona.

La camomilla era utilizzata dal 14% del campione. Analisi statistiche hanno mostrato che questo uso era associate a una riduzione del rischio di morte nell’insieme del campione (hazard ratio [HR] 0.71, intervallo di confidenza al 95% 0.55-0.92) e nelle donne (HR 0.67, intervallo di confidenza 95% 0.49-0.92) ma non negli uomini. In modelli adattati per variabili socio-demografiche, comportamenti nella salute e malattie croniche, la pianta era sempre associata in modo statisticamente significativo con una ridotta mortalità nelle donne. (HR 0.72, intervallo di confidenza al 95% 0.53-0.98).

Questo è il dato registrato dai ricercatori, i quali concludono ovviamente che è necessario misurarlo con nuove ricerche per valutarne la coerenza.

Fonte: Howrey BT, Peek MK, McKee JM, Raji MA, Ottenbacher KJ, Markides KS.Chamomile Consumption and Mortality: A Prospective Study of Mexican Origin Older Adults. Gerontologist. 2015 Apr 29. [Epub ahead of print]