I deodoranti

L’odore corporeo è un marchio olfattivo che ci accompagna fin dalla nascita e si modifica nel tempo, a seconda delle fasi della vita e degli stati d’animo.

Nel libro “Storia sociale degli odori”, Alain Corbin ha analizzato l’evoluzione della percezione olfattiva nel corso della storia e la sua influenza sulla società. Per gli antichi Egizi l’igiene quotidiana rivestiva una grande importanza: i deodoranti, preparati con scorze di carruba macinate o con farina di avena impregnata di resine, venivano posti sotto le ascelle o nelle altre parti del corpo sottoposte a sudorazione. Inoltre, a quei tempi era in voga l’abitudine di profumare la casa e gli abiti mediante fumigazioni a base di mirra, resina di terebinto, cipero e altre piante aromatiche.

 

Presso alcune civiltà del passato l’intensità dell’odore corporeo era considerata simbolo di forza, vigore, seduzione e per essere attraenti bisognava lavarsi e profumarsi il meno possibile. In epoca di pestilenze, invece, i cattivi odori erano temuti in quanto portatori di malattie e morte, di qui l’utilizzo frequente di oli essenziali e fumigazioni.

Sebbene alcuni popoli del passato tenessero in grande considerazione la cura del corpo, per assistere alla grande rivoluzione dell’igiene bisogna attendere il secolo scorso, con la diffusione della sala da bagno nelle case. Il sovraffollamento delle città e la concentrazione del lavoro in spazi sempre più stretti hanno reso l’odore corporeo un problema non indifferente per la società, favorendo la diffusione di norme igieniche più rigorose.