La conoscenza etnobotanica e la medicina tradizionale rappresentano una risorsa preziosa per l’individuazione di nuovi preparati salutistici di origine vegetale e il genere Cassia (famiglia Fabacee) riveste in quest’ambito un’importanza significativa.
Le specie botaniche appartenenti a questo genere hanno, infatti, una lunga storia di utilizzo nei sistemi di medicina tradizionale di tutto il mondo, dove sono ampiamente consumate con finalità medicinali.
Questo recente articolo di revisione – basata su fonti reperite nei principali database scientifici, tra cui Science Direct, Scopus, PubMed, Springer, POWO – presenta un’esauriente sintesi degli aspetti botanici, degli usi tradizionali, della fitochimica e della farmacologia delle piante del genere Cassia. Segnala, inoltre, che la classificazione tassonomica ha subìto modifiche nel tempo con la riclassificazione, ad esempio, di alcune piante nei generi Senna e Chamaecrista.
I risultati della revisione indicano che queste specie botaniche sono state utilizzate con scopi curativi nella medicina tradizionale cinese (MTC), nella medicina tradizionale islamica (ITM), nella medicina tradizionale mediterranea, nella medicina indiana Unani e nell’Ayurveda, in particolare per trattare disturbi a carico degli apparati respiratorio e gastrointestinale, nonché problemi della pelle.
Nella medicina tradizionale dei paesi islamici le specie maggiormente utilizzate sono risultate Cassia acutifolia, Cassia fistula, Senna occidentalis e Senna tora e nella MTC Cassia occidentalis, Cassia tora, Senna alexandrina, Senna occidentalis e Senna singueana.
Le sostanze fitochimiche importanti
Si tratta nell’insieme di piante ricche di sostanze fitochimiche quali antrachinoni, alcaloidi e flavonoidi che contribuiscono alle diverse attività farmacologiche ad esse attribuite. Tra queste gli antrachinoni e gli antraceni sembrano mostrare l’attività più significativa.
I risultati della revisione evidenziano come molti impieghi tradizionali di queste piante siano stati confermati da studi farmacologici che hanno dimostrato proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie, antiossidanti, antidiabetiche, antiulcera, ipolipemizzanti, anti-aterosclerotiche ed epatoprotettive degne di nota.
Sono, comunque, necessari ulteriori studi per approfondire la conoscenza della fitochimica e di altri aspetti correlati alle piante di questo genere, inclusi quali siano i dosaggi più adeguati e la sicurezza ed efficacia a lungo termine.
Fonte: Zibaee E, Javadi B, Sobhani Z, et al. Cassia species: A review of traditional uses, phytochemistry and pharmacology, Pharmacological Research – Modern Chinese Medicine, Volume 9, 2023, 100325, ISSN 2667-1425.