Le neuropatie periferiche sono una condizione medica in cui i nervi del sistema nervoso periferico si danneggiano e non funzionano correttamente. I sintomi comuni includono dolore, intorpidimento, formicolio, debolezza e perdita di tono muscolare, problemi di equilibrio e difficoltà nella coordinazione dei movimenti. Nel caso di lesioni ai nervi periferici degli arti superiori, si ha un netto peggioramento della qualità di vita e una importante perdita delle funzioni sensoriale e motoria. Le neuropatie periferiche e i loro sintomi sono abitualmente trattati con terapie farmacologiche standard, ad esempio con i farmaci antinfiammatori non steroidei; questi medicinali tuttavia possono causare dipendenza o intolleranza e alterare il risultato positivo del trattamento. Per questo motivo negli ultimi anni sono state sviluppate diverse ricerche con l’obiettivo di individuare ricerca preparati innovativi da fonti naturali per attenuare il dolore correlato alle neuropatie periferiche.
Tra le varie sostanze antiossidanti l’attenzione dei ricercatori si è concentrata sull’equiseto (Equisetum arvense), una pianta contenente diverse sostanze alcaloidi, insieme a minerali, vitamine, flavonoidi, tannini, saponine. L’equiseto esplica anche un’attività antinfiammatoria ed è stato usato tradizionalmente nel trattamento del dolore e del gonfiore articolari associati all’artrite. Viene utilizzato inoltre per le sue proprietà remineralizzanti e neuroprotettive. Questo recente studio, curato da ricercatori italiani, ha valutato in vitro i benefici sul dolore neuropatico di un integratore alimentare composto da equiseto e palmitoiletanolamide (PEA), una sostanza quest’ultima dotata di proprietà antinfiammatorie e analgesiche che può essere utile nel trattamento del dolore cronico. La biodisponibilità di questa associazione è stata preliminarmente analizzata in una barriera intestinale 3D che simulava l’assunzione orale al fine di analizzarne l’assorbimento e la biodistribuzione ed escludere la citotossicità.
Successivamente per studiare gli effetti biologici dell’integratore durante i meccanismi chiave che determinano la neuropatia periferica. è stato realizzato un modello di tessuto nervoso in 3D I risultati hanno mostrato che l’associazione equiseto/palmitoiletanolamide ha attraversato con successo la barriera intestinale e ha raggiunto il sito bersaglio, modulando il meccanismo di recupero del nervo dopo la lesione e offrendo la risposta iniziale di riduzione del dolore. È emerso inoltre un buon profilo di assorbimento durante la digestione nel tratto intestinale, senza danneggiarne l’epitelio e mantenendone la corretta fisiologia. Lo studio offre dunque i risultati preliminari circa l’efficacia sulla neuropatia periferica dell’associazione equiseto e palmitoiletanolamide delineando un nuovo e potenziale approccio al problema. Questa sperimentazione – scrivono i ricercatori – ‘fornisce importanti indicazioni sugli effetti dei nutraceutici nell’alleviare le condizioni del dolore neuropatico’.
Fonte: Ruga S, Galla R, Ferrari S, Invernizzi M, Uberti F. Novel Approach to the Treatment of Neuropathic Pain Using a Combination with Palmitoylethanolamide and Equisetum arvense L. in an In Vitro Study. International Journal of Molecular Sciences. 2023; 24(6):5503.