L’endometriosi è una malattia ginecologica benigna causata dall’impianto di cellule endometriali normalmente presenti nella cavità uterina, al di fuori di questa. Questa anomalia determina uno stato infiammatorio cronico a livello della pelvi, sia a carico dell’apparato genitale sia degli organi circostanti (vescica e intestino). Si manifesta con dolori di intensità variabile – che si aggravano soprattutto nella fase mestruale – e talvolta anche difficoltà di concepimento, peggiorando in maniera significativa la qualità di vita delle donne che ne sono affette. Risulta abbastanza frequente nella popolazione generale e interessa il 10-20% delle donne in età fertile; è praticamente assente in età pre-puberale e dopo la menopausa.

Le principali opzioni di trattamento prevedono la somministrazione di FANS, terapia combinata estrogeno-progestinica, inibitori dell’aromatasi, progestinici ecc. Tuttavia negli ultimi anni si stanno valutando anche i possibili interventi complementari. Una recente review ha sintetizzato le principali informazioni circa l’impiego di sostanze di origine naturale e di integratori in questa condizione sulla base dei risultati di studi in vitro, su animali e clinici. La review ha evidenziato gli effetti positivi di diverse sostanze e integratori sia sui sintomi dell’endometriosi sia a livello preventivo. I risultati più promettenti hanno riguardato la vitamina D, la curcumina e la vitamina E per il loro ruolo preventivo e gli omega 3 e l’acido alfa-lipoico per l’effetto sul dolore associato all’endometriosi.

Per la vit. D, ad esempio, una recente metanalisi ha dimostrato che le donne con endometriosi avevano livelli di vitamina D più bassi rispetto ai controlli ed è stata osservata una relazione negativa tra i livelli di vitamina D e la gravità della malattia. Studi in vivo hanno registrato livelli di vitamina E più bassi nelle pazienti con endometriosi. La review ha esaminato anche il ruolo di curcumina e quercetina: gli studi clinici sugli effetti della supplementazione di curcumina hanno riportato una sottoregolazione della via di segnalazione del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF) e una diminuzione dei livelli sierici di CA 125 e di prostaglandina E2 (PGE2) e ciò ha fatto ipotizzare che questa sostanza possa svolgere un ruolo positivo nel trattamento dell’endometriosi. Sono emersi effetti anti-estrogenici e progestinici anche per la quercetina che, di nuovo, fanno ipotizzare un suo ruolo nel trattamento di questa condizione.

Alcuni studi hanno confermato che l’uso regolare di acido lipoico, naturalmente presente in spinaci, broccoli e pomodori, ha migliorato in modo significato i sintomi del dolore associati all’endometriosi. Gli acidi grassi polinsaturi omega 3 sono stati ampiamente studiati sull’endometriosi e gli studi sugli animali hanno riportato una riduzione del dolore associato a questa condizione; inoltre l’aggiunta di oli di pesce alla dieta ha ridotto le dimensioni delle lesioni della malattia in modelli di endometriosi. Dopo un’attenta revisione della letteratura, gli autori concludono quindi che livelli più bassi di vitamina D, zinco e vitamina E comportano un rischio maggiore di endometriosi. Il magnesio, la curcumina, il resveratrolo e l’epigallo-catechina gallato sono risultati utili, negli studi sugli animali, in relazione ai loro effetti antiangiogenici mentre omega 3 e acido alfa-lipoico hanno migliorato il dolore associato all’endometriosi in studi effettuati sull’uomo.

Lo studio è disponibile in open access.

Fonte: Yalçın Bahat P, Ayhan I, Üreyen Özdemir E, İnceboz Ü, Oral E. Dietary supplements for treatment of endometriosis: A review. Acta Biomed. 2022 Mar 14;93(1):e2022159.