L’olio di nigella riduce i marker dell’infiammazione

nigella sativa in a vegetable gardenL’infiammazione è uno dei meccanismi primari nello sviluppo delle complicanze metaboliche. Obesità e infiammazione sono collegate e la perdita di peso può aiutare a ridurre l’infiammazione. Il cumino nero (Nigella sativa, famiglia Ranunculaceae) è una pianta comune in Medio Oriente, tradizionalmente impiegata per il trattamento di condizioni associate con l’infiammazione e le malattie metaboliche. Si ipotizza che il timochinone (TQ), uno dei composti bioattivi del cumino nero, sia responsabile delle sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e ipoglicemizzanti. Anche se le attività antinfiammatorie di Nigella sativa sono state osservate su modelli animali, gli studi clinici sugli effetti di questa pianta sui parametri infiammatori sono relativamente scarsi. Lo scopo di questo studio clinico in doppio cieco controllato con placebo di recente pubblicazione è stato dunque determinare gli effetti dell’olio di Nigella in combinazione con una dieta ipocalorica sui biomarker di infiammazione sistemica di donne obese. Poiché il TQ è liposolubile, in questo primo studio clinico che ha valutato gli effetti di cumino nero associato con una dieta ipocalorica sui marcatori dell’infiammazione, è stato utilizzato olio di cumino nero invece di un preparato acquoso. Sono state arruolate 90 donne in condizioni di obesità di età compresa fra 25 e 50 anni, divise tramite randomizzazione in un gruppo di intervento (n = 45) e un gruppo placebo (n = 45). Ottantaquattro donne (gruppo di intervento = 43; placebo = 41) hanno completato lo studio. Ciascun gruppo ha ricevuto: (1) una dieta ipocalorica e 3 g al giorno di olio di NS oppure (2) una dieta ipocalorica e 3 g al giorno di placebo per 8 settimane. Nel gruppo di intervento non sono stati segnalati effetti collaterali correlati alla supplementazione di olio di NS. Questi i risultati: l’olio di cumino nero determina un calo dei livelli sierici del fattore di necrosi tumorale-alfa (-40,8% verso -16,1%, P = .04) e della proteina C-reattiva ad alta sensibilità (-54,5% verso -21,4%, P = .01) rispetto al gruppo placebo. Non ci sono stati cambiamenti significativi nei livelli di interleuchina-6 (-8,6 vs -2,4%, p = 0,6) nel gruppo trattato rispetto al gruppo placebo. Gli autori della ricerca hanno dunque concluso che la supplementazione di olio di NS combinata con una dieta ipocalorica contribuisce a modulare i biomarker di infiammazione sistemica nelle donne obese, ma che sono necessari ulteriori studi per chiarire l’efficacia di tale preparato come terapia aggiuntiva per migliorare i parametri infiammatori nei soggetti obesi.

Fonte: Mahdavi R, Namazi N, Alizadeh M, Farajnia S. Nigella sativa oil with a calorie-restricted diet can improve biomarkers of systemic inflammation in obese women: A randomized double-blind, placebo-controlled clinical trial. J Clin Lipidol. September-October 2016;10(5):1203-1211.