I miti, la realtà

IMG_0453Con l’approssimarsi della stagione estiva e prima di affrontare la prova costume, tornano d’attualità le diete dimagranti e i prodotti specificatamente formulati per ottenere l’agognata perdita di peso.

D’altra parte i dati statistici parlano chiaro: secondo l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, il 32% degli adulti italiani è in sovrappeso e addirittura l’11% obeso.

Nonostante la crisi, dunque, il mercato dei dimagranti resta dappertutto fra i più floridi. Un mercato che, alimentato dalla dominante cultura della perfezione fisica, fa spesso ricorso a messaggi pubblicitari in cui si tende ad amplificare le proprietà delle sostanze in commercio rispetto alla realtà dei fatti. Ciò appare particolarmente evidente in alcuni siti Internet, dove una comunicazione univoca punta a indirizzare le scelte dei consumatori esaltando le proprietà “miracolistiche” dei prodotti, come riferiscono gli stessi operatori del settore erboristico che ne vivono indirettamente gli effetti quando devono rispondere alle richieste avanzate dal pubblico.

È marketing, si dirà, ma il problema si pone quando al consumatore, attualmente privo di tutele nell’approccio all’e-commerce, vengono proposti integratori che non soltanto promettono risultati lampo miracolosi senza “diete e sacrifici”, ma in cui siano presenti sostanze potenzialmente dannose, non autorizzate e che sfuggono a ogni forma di controllo.

Uno dei dimagranti in auge da qualche anno soprattutto nel mercato on line è il “raspberry ketone” o “chetone di lampone”. Presentato variamente come una miscela di chetoni, un estratto concentrato di lampone o una miscela di enzimi, è commercializzato sottoforma di compresse/capsule sia come sostanza singola sia combinata con altri ingredienti. Nella presentazione si afferma che questa sostanza è in grado di bruciare grassi e zuccheri e di accelerare il metabolismo esercitando un effetto termogenico sui grassi e quindi un’azione di contrasto di sovrappeso e obesità.

La molecola è presente nei frutti del lampone, ma in quantità minime e poco significative sul piano nutrizionale o farmacologico, quindi il chetone di lampone inserito negli integratori è ricavato per lo più per via sintetica o per biotrasformazione, come un qualsiasi farmaco di sintesi. Anche la rivendicazione come prodotto naturale pertanto non corrisponde perfettamente alla realtà.

Su questa sostanza, presente sul mercato internazionale dai primi anni 2000, manca la consolidata tradizione d’uso che hanno molte erbe ed estratti di origine vegetale e sono scarse anche le ricerche scientifiche pubblicate sulla letteratura internazionale. Gli studi disponibili sono stati realizzati in vitro su linee cellulari o in vivo su animali da laboratorio, mentre un unico lavoro condotto sull’uomo è considerato poco attendibile dagli esperti, dal momento che la sostanza è stata combinata con altri ingredienti ed è quindi difficile definirne l’attività in modo specifico.

Da ultimo c’è un aspetto di natura regolatoria. Infatti, il chetone di lampone non è associato a una indicazione salutistica (claim) approvata dall’Autorità per la sicurezza alimentare (EFSA) e non ha un’autorizzazione comunitaria come novel food, come ha rilevato un documento ufficiale dell’Agenzia di sicurezza alimentare inglese (Food Standard Agency). Di conseguenza non potrebbe essere utilizzato come ingrediente all’interno di integratori alimentari.

Diverse erbe della tradizione, le cui proprietà salutistiche sono sempre più spesso avvalorate dalla ricerca scientifica, possono contribuire al controllo del peso. L’erborista, vero esperto nella materia, può dunque svolgere un’efficace attività di orientamento ed educazione verso il consumatore, consigliando la gamma delle piante officinali e degli estratti vegetali più efficaci e sicuri in questo campo, sulla base delle indicazioni fornite dalla tradizione e convalidate dalla ricerca. Ricordando che il processo di dimagrimento deve essere sempre associato a un’alimentazione corretta e calibrata e a un’adeguata dose di esercizio fisico, sfatando miti e false promesse.