Potenzialità di Pueraria lobata contro i capelli grigi

L’ incanutimento dei capelli rappresenta per parte delle persone una preoccupazione cosmetica in quanto indicativo di invecchiamento. Peraltro, i coloranti per capelli possono provocare alcuni problemi, tra cui irritazioni cutanee, reazioni allergiche e rottura dei capelli e, per questa ragione, si cercano delle alternative. Nell’ambito di questo studio clinico, randomizzato e in doppio cieco sono stati valutati gli effetti di un composto contenente estratti di Pueraria lobata (APHG-1001) sui capelli brizzolati. 44 soggetti di genere femminile sono stati trattati in modo casuale con l’estratto in questione o placebo due volte al giorno per 24 settimane. Il conteggio di capelli grigi è stato realizzato attraverso fototricogramma, una metodica di nuova concezione a cui sono state associate le valutazioni dei ricercatori e l’autovalutazione dei soggetti. Dalla sperimentazione è emerso che il numero medio di nuovi capelli grigi a 24 settimane era 6.3/cm2 nel gruppo con preparazione attiva e 11.4/cm2 nel gruppo placebo, la differenza è risultata statisticamente significativa (p <0,05). La valutazione dei ricercatori e l’autovalutazione dei partecipanti allo studio non hanno però rilevato differenze statisticamente significative. Non sono stati osservati eventi avversi gravi e l’incidenza di eventi avversi non differiva tra i due gruppi. Gli autori della sperimentazione ritengono che lo studio abbia rivelato che il composto contenente estratto di P. lobata potrebbe impedire lo sviluppo di nuovi capelli grigi senza effetti negativi notevoli. Il dato discordante fra il conteggio sperimentale e le valutazioni e autovalutazioni soggettive richiede ulteriori approfondimenti. Ricerca realizzata da associati a: Department of Dermatology, Seoul National University College of Medicine, Seoul, Corea.

 

Jo SJ, Shin H, Paik SH, Na SJ, Jin Y, Park WS, et al. Efficacy and safety of pueraria lobata extract in gray hair prevention: A randomized, double-blind, placebo-controlled study. Ann Dermatol 2013, May;25(2):218-22.