I novel food, cioè i nuovi alimenti o i nuovi ingredienti alimentari, disciplinati dalla legislazione alimentare comunitaria con il Regolamento (CE) 258/97, sono tutti quei prodotti e sostanze alimentari per i quali non è dimostrabile un consumo “significativo” al 15 maggio 1997 all’interno dell’Unione Europea (UE), data di entrata in vigore del regolamento medesimo. Gli estratti di curcuma (Curcuma longa) ad alto titolo di curcumina (definito nelle etichette come curcumina al 95%) dovrebbero essere considerati come ‘novel food’ e quindi non essere impiegati negli alimenti senza ottenere una preventiva autorizzazione, come prevede il citato Regolamento. Lo ha comunicato, sulla base dei dati sui consumi precedenti al 1997, una nota della Direzione generale igiene e sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute.

La raccolta dei dati, che puntava a verificare se vi fossero dati di consumo alimentare significativo precedente al 1997 degli estratti di Curcuma longa e spp ad elevato titolo di curcumina, ha coinvolto diverse Associazioni e società scientifiche, e si è conclusa lo scorso 31 dicembre 2022. Come ha scritto il Ministero, “in data 31 dicembre 2022 si è concluso il termine per la raccolta dei dati ai fini di determinare l’uso significativo in campo alimentare degli estratti di Curcuma longa ad alto titolo di curcumina definiti nelle etichette come curcumina al 95% ai sensi del Regolamento 2015/2283 sui novel food. Sulla base dei dati ricevuti non risulta una storia di consumo significativo precedente al 1997 di curcumina al 95%, pertanto tali estratti “sembrerebbero configurarsi come novel food e pertanto non impiegabili negli alimenti senza una preventiva autorizzazione”. Il Ministero della Salute ha attivato una consultazione con gli altri Stati dell’Unione Europea per raccogliere ulteriori informazioni.