Pianta perenne originaria degli Stati Uniti orientali e del Canada, la Cimicifuga (Cimicifuga racemosa) veniva impiegata dai nativi americani per trattare raffreddori, tosse, malaria e disturbi mestruali. I cinesi la considerano una pianta amara, fredda, che riduce calore e tossicità.
Negli ultimi decenni la pianta ha guadagnato una certa popolarità come approccio non farmacologico per alleviare sintomi della menopausa quali vampate di calore e sudorazioni notturne. Ha, inoltre, effetti antiosteoporotici e migliora la formazione ossea. Studi clinici indicano che da sola o in combinazione con altre erbe, è efficace nel trattamento dei sintomi della menopausa, sebbene i dati siano contrastanti.
In ambito oncologico, uno studio osservazionale ha riportato che la Cimicifuga è associata a una prolungata sopravvivenza libera da malattia in donne con cancro al seno, mentre gli studi che hanno approfondito la sua azione sulle vampate di calore da trattamenti antitumorali hanno prodotto risultati contrastanti. La supplementazione con Cimicifuga si è rivelata per contro efficace nel trattamento della sindrome della menopausa indotta da bloccanti ipotalamici.
Studi in vivo hanno dimostrato un potenziale antidiabetico di questa pianta, ma devono essere confermati con studi sull’uomo. Risultati preclinici indicano anche che la Cimicifuga ha diminuito la proliferazione in linee cellulari di cancro della prostata e ha indotto una risposta apoptotica nelle cellule epatiche.
L’uso concomitante di Cimicifuga rac. con alcuni farmaci è stato associato a reazioni avverse a carico del fegato.
Controindicata in gravidanza per le potenziali attività abortive; disturbi gastrointestinali ed eruzioni cutanee sono gli effetti collaterali più comuni.
Fonte: Herbs MSKCC
https://www.mskcc.org/cancer-care/diagnosis-treatment/symptom-management/integrative-medicine/herbs