Sembra incredibile ma è successo proprio in questi giorni a San Luis Petén, nel nord del Guatemala: Domingo Choc Che, 56 anni, noto anche come Abuelo Domingo, ricercatore di medicina naturale ed erborista, è stato bruciato vivo perché accusato di essere uno stregone. Il video che testimonia questo terribile episodio ha fatto il giro del mondo.
Abuelo Domingo era uno specialista in medicina tradizionale Maya (Ajilonel) e impegnato da anni a preservare la cultura e le tradizioni popolari in questo ambito; attualmente, si legge sul quotidiano britannico Guardian, stava collaborando a un progetto transdisciplinare di ricercatori maya, guatemaltechi ed europei legato a due studi condotti dall’Università di Zurigo, dalla University College di Londra e dall’Università del Valle del Guatemala (Uvg). Un progetto avviato nel maggio del 2019 e incentrato sulla documentazione delle piante medicinali della tradizione nel dipartimento del Petén minacciate dalla distruzione della foresta in quest’area, come ha riferito Monica Berger, direttore dell’Unità di antropologia dell’Università della Valle: “Stavamo lavorando a un inventario di specie medicinali per documentare e proteggere la conoscenza tradizionale in modo che tutte le sapienze indigene potessero essere conosciute. È stata una perdita enorme”. Averlo ucciso, ha spiegato, è come aver incendiato una biblioteca, tanto ampie erano le sue conoscenze che purtroppo non potranno più essere documentate.
L’organizzazione guatemalteca per i diritti umani UDEFEGUA ha definito questo episodio “un crimine di odio e fanatismo”.