Le discariche minerarie dismesse presenti in Sardegna causano un forte impatto ambientale sul territorio e compromettono fortemente la biodiversità e la salute umana.

Secondo quanto riportato dallo studio di un team di ricercatori dell’Università di Cagliari pubblicato sulla rivista internazionale Bulletin of Enviromental Contamination and Toxicology, la pianta è in grado di trattenere zinco, piombo e cadmio a livello radicale e limitarne la diffusione. Hanno partecipato alla ricerca tre dipartimenti dell’Università di Cagliari, il Centro Hbk (l’orto botanico dell’ateneo di Cagliari) e il Centro di conservazione della biodiversità.

Lo studio ha mostrato la grande capacità dell’elicriso tirrenico (Helichrysum microphyllum subsp. Tyrrhenicum) di tollerare concentrazioni elevatissime di zinco, piombo e cadmio, i tre metalli pesanti inquinanti più pericolosi presenti nella discarica mineraria di Campo Pisano, a Iglesias. La pianta dimostra una notevole capacità di trattenere questi metalli a livello radicale e limitarne la traslocazione negli organi epigei come fusti e foglie.
Queste capacità, unite alla grande adattabilità dell’elicriso alle diverse condizioni climatiche, la rendono un alleato per interventi di fitostabilizzazione nelle aree minerarie dismesse.

Lo studio dei ricercatori dell’Università di Cagliari, inoltre, mette in luce l’importanza dell’utilizzo della flora autoctona come risorsa naturale utile per mitigare gli impatti antropici.

 

Bacchetta G, Boi ME, Cappai G et al. Metal Tolerance Capability of Helichrysum microphyllum Cambess. subsp. tyrrhenicum Bacch., Brullo & Giusso: A Candidate for Phytostabilization in Abandoned Mine Sites. Bull Environ Contam Toxicol. 2018 Dec;101(6):758-765.