Approvato decreto legislativo che disciplina coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali

Il 16 maggio 2018 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo in materia di “Coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali” in stand by da qualche tempo e già oggetto di ampia discussione fra gli erboristi per le potenziali ricadute sulla categoria. Il decreto, ai sensi dell’articolo 5 della legge delega, costituisce il nuovo Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali. La nuova normativa si applicherà a decorrere dal centottantesimo giorno dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (GU). Rimandiamo per un commento e valutazioni più puntuali ed esaustive alla pubblicazione del testo integrale del provvedimento. Nel frattempo ne anticipiamo alcuni passi che riguardano l’erboristeria e che sembrano salvaguardare ruolo e figura dell’erborista in alcuni passaggi essenziali. “Sono escluse dall’ambito di applicazione del presente decreto la vendita al consumatore finale e le attività successive alla prima trasformazione che rimangono disciplinate dalle specifiche normative di settore. Sono altresì escluse le preparazioni estemporanee ad uso alimentare, conformi alla legislazione alimentare, che sono destinate al singolo cliente, vendute sfuse e non preconfezionate, e costituite da piante tal quali, da sole in miscela, estratti secchi, o liquidi di piante. Queste preparazioni sono consentite, oltre che “ai farmacisti, a coloro che sono in possesso del titolo di erborista conseguito ai sensi della normativa vigente”. Più in generale, il provvedimento fornisce una nuova definizione di piante officinali, prevedendo l’istituzione dei registri varietali delle specie di piante officinali; si occupa di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali; disciplina la raccolta spontanea; stabilisce che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sia adottato il Piano di settore della filiera delle piante officinali.