Dall’ananas un aiuto su più fronti

Close-up portrait of beautiful female with pineapple on white background

Sul sito dedicato alle piante medicinali del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, un prestigioso ospedale e centro di ricerca statunitense, è stato pubblicato di recente un aggiornamento sulla bromelaina, di cui vi presentiamo una sintesi. La bromelaina, o bromelina, ricavata dalla frutta e dal gambo dell’ananas, appartiene a un gruppo di enzimi proteolitici di origine vegetale e ha una vasta gamma di applicazioni. Gli enzimi proteolitici sono impiegati nel trattamento di osteoartriti, malattie autoimmuni e infezioni virali. La bromelaina ha dimostrato proprietà anti-infiammatorie in studi in vitro e in vivo, effetti riparativi delle ferite e attività anticoagulanti. È ampiamente impiegata in preparati atti a favorire i processi digestivi. Può essere impiegata anche per trattare alcune condizioni della pelle e applicata localmente aiuta a rimuovere il tessuto morto e danneggiato dalle ustioni. La bromelaina riduce i livelli di fibrinogeno sierico e sostiene la fibrinolisi.  Viene utilizzata nel controllo del dolore: riduce infatti il dolore acuto del ginocchio in modo dose-dipendente, il dolore e l’edema post-operatorio. Gli studi sul dolore dell’artrite hanno prodotto invece risultati contraddittori. Studi in vitro e sull’animale hanno dimostrato inoltre che esplica un’azione chemiopreventiva e carcinogenica e ha migliorato gli indici di sopravvivenza di alcune forme di tumore negli animali. Questi effetti antitumorali tuttavia non sono ancora stati valutati con studi clinici sull’uomo. Teoricamente, la bromelaina può interferire con la terapia anticoagulante e aumentare il rischio di emorragia a causa dei suoi effetti antitrombotici; inibisce infine l’attività del citocromo P450.

 

Per ulteriori informazioni

https://www.mskcc.org/cancer-care/integrative-medicine/herbs/bromelain