Melissa e colesterolo

Lemon balm sprig isolated on white

La Melissa (Melissa officinalis), utilizzata soprattutto come ansiolitico e per favorire il sonno, potrebbe ridurre anche il colesterolo LDL. In realtà la pianta ha già evidenziato un’attività di modulazione del profilo lipidico e questa sua azione è stata al centro di un recente studio, che ne ha esaminato l’effetto sui parametri biochimici di soggetti con iperlipidemia borderline. Il protocollo dello studio, al quale hanno partecipato 58 soggetti divisi in due gruppi, prevedeva per il gruppo sperimentale (MO) la supplementazione di capsule contenenti 1000 mg di foglie di M. officinalis in polvere e per il gruppo di controllo (P) capsule placebo, 3 volte al giorno per 2 mesi. La glicemia a digiuno (FBG), il tasso di colesterolo HDL, LDL, trigliceridi e creatinina e test di funzionalità epatica (inclusi AST e ALT) sono stati misurati prima e dopo l’intervento. Il tasso di colesterolo LDL è diminuito in modo statisticamente significativo nel gruppo sperimentale rispetto a quello placebo dopo la supplementazione (P=0.02). Per i livelli di colesterolo HDL, FBG, trigliceridi, creatinina e ALT non sono emerse differenze significative fra i due gruppi dopo 2 mesi (P≥0.05), mentre una differenza significativa fra i gruppi è stata riscontrata per l’AST (P=0.009). Gli autori concludono che l’assunzione di M. officinalis, in quanto pianta ricca di sostanze antiossidanti e di composti bioattivi, può essere efficace per la riduzione dei livelli di colesterolo LDL e di AST in soggetti che presentano una iperlipidemia borderline.  Non sono stati riportati effetti collaterali.

Fonte: Jandaghi P, Noroozi M, Ardalani H, Alipour M. Lemon balm: A promising herbal therapy for patients with borderline hyperlipidemia-A randomized double-blind placebo-controlled clinical trial. Complement Ther Med. 2016 Jun;26:136-40.