Diabete: potenzialità dell’aloe vera nella riduzione del glucosio ematico

foglia di aloe veraOggi il diabete è considerato un’epidemia su scala globale e una delle principali cause di mortalità e morbilità. Questa patologia richiede dunque approcci terapeutici innovativi, sostenibili ed efficaci. Anche la ricerca è chiamata a fare la sua parte ed è recente una metanalisi che ha valutato l’efficacia di Aloe vera sulla riduzione del glucosio ematico a digiuno (FBG) e dell’emoglobina glicata (HbA1c). Lo studio è stato condotto attraverso una ricerca nelle banche dati internazionali (PubMed, CINAHL, Natural Medicines Comprehensive Database e Natural Standard). Sono stati considerati gli studi riguardanti l’attività della pianta su parametri quali FBG, HbA1c, indice HOMA-IR (omeostasi model assessment-estimated insulin resistance), insulina sierica e fruttasammina a digiuno e test di tolleranza al glucosio in soggetti diabetici e prediabetici. Questi in sintesi i risultati: nove studi riguardavano i parametri della glicemia a digiuno (n = 283) e cinque di essi contenevano dati sull’emoglobina glicata (n = 89). L’assunzione di Aloe vera ha ridotto la concentrazione ematica di glucosio a digiuno di 46.6 mg/dL (p < 0.0001) e HbA1c dell’1.05% (p = 0.004). Riduzioni significative di questi parametri sono state mantenute anche nei sottogruppi di analisi dello studio. Si è visto, inoltre, che il maggiore beneficio si otteneva nei soggetti con FBG ≥200 mg/dL. Nella popolazione studiata è stata osservata (p ≤ 0.0001) una riduzione media di FBG di 109.9 mg/dL. Questi risultati indicano la possibilità di utilizzare Aloe vera, per via orale, per conseguire una riduzione significativa del glucosio ematico a digiuno (46.6 mg/dL) e dell’emoglobina glicata (1.05%). Studi clinici più ampi e con un disegno sperimentale rigoroso sono necessari per approfondire questi dati, che in ogni caso sono interessanti.

Fonte: Dick William R., Fletcher Emily A., and Shah Sachin A. The Journal of Alternative and Complementary Medicine. June 2016, 22(6): 450-457. doi:10.1089/acm.2015.0122.