La supplementazione dietetica con olio di Echium (EO; Echium sp. e in particolare E. plantagineum) contenente acido stearidonico (SDA) è una strategia basata su sostanze vegetali per migliorare lo stato degli acidi grassi polinsaturi (PUFA) a lunga catena (LC) omega 3 (ω-3). In questo studio sono stati studiati gli effetti di EO sull’accumulazione ematica di LC-PUFA ω-3 e su una serie di marker. Si è trattato di uno studio clinico randomizzato a braccia parallele, in doppio cieco e controllato, iniziato con un periodo di 2 mesi di run-in durante il quale i partecipanti (n = 80) hanno assunto 17 g/die di olio. Individui normopeso di due fasce d’età (20-35 e 49-69 anni) sono stati assegnati ai gruppi con EO o olio di pesce (FO; controllo). Durante le 8 settimane di intervento i partecipanti hanno assunto 17 g/d di EO (2 gr SDA, n = 59) o di FO [1,9 g di acido eicosapentaenoico (EPA); n = 19]. Delle 80 persone incluse 60 avevano BMI compresa fra 18-25 (normopeso) e 20 sindrome metabolica (SM) o BMI >= 30 (obesi di varie classi). Tutte le persone obese e/o con SM sono state assegnate al gruppo con olio di Echium, mentre le persone normopeso (suddivise nelle due fasce d’età prima indicate) sono state assegnate sia al trattamento con olio di Echium che di pesce. Durante i 10 mesi di studio (2 di run-in e 8 di studio) i partecipanti hanno seguito una dieta con restrizione di LC-PUFA ω-3 (ad esempio, non si sono alimentati di pesce). Dopo 8 settimane di trattamento con olio di Echium sono stati osservati incrementi di EPA nel plasma e nelle cellule mononucleate del sangue periferico (rispettivamente 168% e 79%) e di acido docosapentaenoico -DPA- (68% e 39%), mentre i livelli di acido docosaesaenoico (DHA) sono risultati diminuiti (-5 % e -23%). Relativamente a DHA la riduzione è chiaramente dovuta alla restrizione dietetica ma, comunque, EO non è stato in grado di compensare questa mancanza di DHA dalla dieta. L’efficacia dell’olio di Echium nell’aumentare EPA e DPA è risultata inferiore all’olio di pesce (~ 25% e ~ 50%). Un elevato indice di massa corporea (BMI) è risultato associato a un aumento, relativo e netto, inferiore di EPA e DPA. Rispetto ai valori basali l’olio di Echium ha ridotto significativamente il colesterolo, il colesterolo LDL (anche LDL ossidate) e trigliceridi (TG), ma anche il colesterolo HDL; questo indipendentemente dall’età e dall’indice BMI. Nel gruppo con olio di pesce sono risultati diminuiti solo i trigliceridi. Gli autori della sperimentazione concludono osservando che l’assunzione giornaliera di 15-20 grammi di olio di Echium aumenta EPA e DPA (non DHA); riduce inoltre una serie di marker di rischio cardiovascolare come, ad esempio, i livelli sierici di TG, di particolare rilievo per le persone con sindrome metabolica. L’olio di Echium potrebbe quindi essere una notevole fonte di PUFA n-3. Ricerca realizzata da associati a: Department of Nutritional Physiology, Institute of Nutrition, and Institute of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine, University Hospital, Friedrich Schiller University, Jena, Germania.
Kuhnt K, Fuhrmann C, Köhler M, Kiehntopf M, Jahreis G. Dietary echium oil increases long-chain n-3 pufas, including docosapentaenoic acid, in blood fractions and alters biochemical markers for cardiovascular disease independently of age, sex, and metabolic syndrome. J Nutr 2014, Apr;144(4):447-60.