Il pepe lungo o pepe delle Indie (Piper longum, famiglia delle Piperaceae), “Pippali” in sanscrito, è un arbusto rampicante ampiamente distribuito nelle aree tropicali e subtropicali del pianeta, come il subcontinente indiano, lo Sri Lanka, il Medio Oriente e l’America Latina. Il frutto è una drupa, dapprima di colore verde che diventa rosso scuro a maturità.
Il pepe lungo è un parente del pepe nero (Piper nigrum) e ha un sapore molto simile a quest’ultimo, anche se un profumo più fruttato e un gusto meno pungente.  Prima della scoperta del continente americano da parte degli Europei, il pepe lungo era una spezie molto importante. Solo dopo la scoperta dell’America e del peperoncino, la sua popolarità andò lentamente diminuendo. Si tratta di una pianta conosciuta e utilizzata per vari scopi da tempi remoti: il riferimento più antico proviene dai testi classici dell’Ayurveda, dove vengono descritti in dettaglio i suoi usi medicinali e dietetici. Ippocrate ne parlava come un medicamento più che come una spezia. Nella medicina ayurvedica è usato per trattare raffreddori, asma, bronchite, artrite, reumatismi, lombaggine, sciatica, epilessia, indigestione e vento e, per uso esterno, per il mal di denti. È un ingrediente principale di varie formule toniche ayurvediche, tra cui Trikatu, Chyavanprash e Amrit Kalash. La sua radice è considerata diuretica, stimolante e sudorifera.

Questa recente revisione pubblicata sulla rivista Phytotherapy Research descrive in dettaglio la botanica, l’impiego in etnobotanica, la fitochimica e farmacologia di P. longum in relazione alla sua valenza medicinale e ai suoi benefici per la salute, con l’obiettivo di convalidare le indicazioni tradizionali con studi scientifici specifici. Vengono esposti anche gli studi sulla sicurezza e la tossicità di questa spezia, l’applicazione delle nanotecnologie nella formulazione dei prodotti, gli studi clinici condotti sulla pianta e le prospettive future dei suoi molteplici usi. Tra le sostanze bioattive di Piper longum si segnalano alcaloidi, flavonoidi, esteri e steroidi, a cui sono state attribuite proprietà antimicrobiche, antiparassitarie, antielmintiche, larvicide, antinfiammatorie, analgesiche, antiossidanti ecc. Molte delle sue proprietà farmacologiche rimandano agli effetti antiossidanti e antinfiammatori e alla sua capacità di modulare diverse vie di segnalazione ed enzimi. Essendo ampiamente utilizzato come spezia e in medicina tradizionale, è generalmente sicuro se assunto con moderazione. È stato riportato che le drupe di Piper longum possono svolgere un’attività contraccettiva in modelli sperimentali, se ne sconsiglia l’impiego durante gravidanza e allattamento.

Fonte: Biswas P, Ghorai M, Mishra T, Gopalakrishnan AV, et al. Piper longum L.: A comprehensive review on traditional uses, phytochemistry, pharmacology, and health-promoting activities. Phytother Res. 2022 Oct 18.