Il melograno (o melagrana) è il frutto di Punica granatum, una specie della famiglia delle Lythraceae che si ritiene sia originaria della Persia, coltivata a scopo commerciale in vaste regioni dell’India, in Iran, nel Caucaso e nell’area mediterranea. Costituisce una buona fonte di fibre solubili e insolubili che migliorano la digestione e contribuiscono a proteggere la salute dell’intestino; si ritiene inoltre che conferisca benefici in termini di riduzione del peso, di controllo del colesterolo, di miglioramento delle difese immunitarie e della circolazione e di protezione dai tumori (in particolare da quello della prostata). Il consumo regolare di melograno è stato associato al contrasto dell’iperplasia prostatica benigna e del diabete. Gli ellagitannini contenuti nel succo aiuterebbero a contrastare l’azione di radicali liberi ed aiutano quindi a ridurre il rischio cardiovascolare. Nei sistemi di medicina tradizionale dell’Asia, del Mediterraneo e dell’Africa il melograno è incluso nelle farmacopee ufficiali come rimedio per il trattamento di diverse condizioni di salute e veniva comunemente usato per abbassare la febbre e contrastare diarrea, emorragie, dissenteria e infezioni parassitarie e microbiche.
In molte culture tradizionali il melograno ha un significato simbolico e il frutto ha una lunga storia nella mitologia e nei riti religiosi. Nella mitologia greca e romana era associato all’abbondanza, alla fertilità e alla buona sorte. I Babilonesi consideravano i semi di melograno un “agente di resurrezione”, mentre nella cultura persiana si riteneva che aiutassero a essere invincibili sui campi di battaglia. Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) considerava il melograno un rimedio universale e altri importanti medici del mondo antico e del Medioevo, tra cui Ippocrate in Grecia, Galeno a Roma e il persiano Avicenna, descrissero il suo utilizzo a scopo terapeutico. Gli antichi Cinesi consideravano il melograno un simbolo di abbondanza, fertilità, longevità e immortalità e nel Buddismo è uno dei tre ‘frutti benedetti’, insieme agli agrumi e alla pesca. È inoltre il frutto preferito nella festività ebraica Rosh Hashanah come simbolo di rettitudine, supportato dalla tradizionale credenza che ciascuno dei suoi 613 semi corrisponda a uno dei comandamenti della Torah. Nella medicina ayurvedica il frutto del melograno è considerato “un’intera farmacia a sé stante”, specificamente indicato per trattare parassitosi, ulcere e diarrea mentre nel sistema di medicina tradizionale Unani (India meridionale), che fa riferimento ai principi dell’antica medicina greca, il melograno era indicato come trattamento per il diabete.
Fonte: HerbalGram, American Botanical Council