La sindrome metabolica è un importante fattore di rischio per un gran numero di malattie non trasmissibili; tuttavia, i trattamenti rimangono limitati. Diverse ricerche hanno dimostrato i benefici protettivi delle spezie alimentari sui componenti chiave della sindrome metabolica
Uno studio clinico randomizzato, controllato con placebo, durato 12 settimane, ha coinvolto inizialmente 120 partecipanti con o a rischio di sindrome metabolica, dei quali 97 hanno completato lo studio.
I partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi: tre gruppi hanno ricevuto 3 grammi al giorno di polvere di spezie culinarie (zenzero, cannella e semi di Nigella sativa), mentre il quarto gruppo ha ricevuto un placebo (amido di mais).
I risultati hanno evidenziato che, rispetto al placebo, l’integrazione con le spezie ha portato a un miglioramento di diversi indici biochimici associati alla sindrome metabolica, tra cui glicemia a digiuno, emoglobina glicata (HbA1c), colesterolo totale e LDL.
In particolare, i semi di N. sativa e lo zenzero hanno causato riduzioni significative del colesterolo totale e LDL, mentre tutte e tre le spezie hanno determinato piccole riduzioni della glicemia a digiuno, con i semi di N. sativa che hanno mostrato l’effetto maggiore.
La cannella ha avuto l’effetto più significativo nella riduzione di HbA1c. Non sono stati osservati effetti statisticamente significativi sui parametri antropometrici. Lo studio suggerisce un potenziale ruolo aggiuntivo dell’integrazione con queste spezie nella gestione di individui a rischio di sindrome metabolica e delle sue conseguenze.
Al Dhaheri AS, Alkhatib DH, Feehan J, et al. The Effect of Therapeutic Doses of Culinary Spices in Metabolic Syndrome: A Randomized Controlled Trial. Nutrients. 2024 May 29;16(11):1685. doi: 10.3390/nu16111685. Erratum in: Nutrients. 2024 Nov 05;16(22):3791. doi:10.3390/nu16223791.