Studi preclinici indicano che i fitochimici derivati dagli agrumi potrebbero avvantaggiare la cognizione, ma i risultati degli studi clinici sono ancora preliminari
Uno studio clinico randomizzato, controllato in doppio cieco durato 36 settimane, ha indagato gli effetti dell’integrazione a lungo termine con un estratto di buccia di agrumi sulle prestazioni cognitive e sull’infiammazione in individui con decadimento cognitivo soggettivo.
80 partecipanti (età 60 – 75 anni) sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 400 mg di estratto di buccia di Citrus limon standardizzato in auraptene (0,1 mg) e naringenina (3,0 mg), oppure placebo. L’endpoint primario era la variazione del punteggio totale del Repeatable Battery for the Assessment of Neuropsychological Status (RBANS), mentre quello secondario era la variazione dei livelli di IL-8.
I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo del punteggio totale RBANS e della memoria verbale in entrambi i gruppi, suggerendo che l’estratto di C. limon non ha mostrato benefici cognitivi superiori al placebo. Entrambi i gruppi hanno mostrato un aumento dei livelli di IL-8 alla fine dello studio.
Gli eventi avversi sono stati simili tra i gruppi. L’assenza di benefici cognitivi significativi nel gruppo trattato potrebbe essere dovuta a un’elevata risposta al placebo. I ricercatori, infatti, hanno suggerito che le caratteristiche dei partecipanti, come l’essere anziani preoccupati per i loro problemi di memoria, il livello di istruzione elevato e il fatto che alcuni avessero partecipato a studi precedenti, potrebbero aver contribuito alla forte risposta al placebo.
Galluzzi S, Marizzoni M, Gatti E, et al. Citrus supplementation in subjective cognitive decline: results of a 36-week, randomized, placebo-controlled trial. Nutr J. 2024 Nov 1;23(1):135. doi: 10.1186/s12937-024-01039-8.