Nonostante i progressi nella conoscenza della patologia e i miglioramenti anche a livello igienico, le infezioni del tratto respiratorio sono ancora molto frequenti in tutto il mondo. Si dividono convenzionalmente in infezioni del tratto respiratorio superiore (URTI), che colpiscono il rinofaringe e i seni nasali, e infezioni del tratto respiratorio inferiore (LRTI), che colpiscono invece trachea, bronchi e polmoni.
Uno studio condotto dal Global Burden of Diseases, Injuries and Risk Factors (GBD) ha stimato che fino al 2019, 17,2 miliardi di casi (il 42,8% di tutte le malattie mondiali) erano una conseguenza delle infezioni del tratto respiratorio superiore, con un’elevata prevalenza nei Paesi con elevati indici sociodemografici.
Lo stesso studio ha attribuito 291,7 milioni di casi alle infezioni del tratto respiratorio inferiore, di cui circa l’1% fatale; nel 2019 queste infezioni sono state la principale causa di morte per malattia infettiva.
Circa un terzo di tutte le infezioni respiratorie colpisce bambini con meno di cinque anni di età; di queste un numero sproporzionatamente elevato (0,7 milioni di casi) risulta letale. Un tasso di mortalità elevato è riportato anche per gli anziani e per i soggetti immuno-compromessi. Questi numeri peraltro non tengono conto della pandemia di COVID-19, che ha causato circa 677 milioni di infezioni e 6,9 milioni di morti in tutto il mondo.
La metanalisi su Echinacea
Le infezioni del tratto respiratorio sono anche la principale causa di prescrizioni di antibiotici, per lo più a causa del rischio di infezioni batteriche secondarie.
Un recente studio di metanalisi ha valutato se l’Echinacea possa ridurre la necessità di assumere antibiotici prevenendo le infezioni respiratorie e le loro complicanze; successivamente è stato studiato anche il profilo di sicurezza di questa pianta.
Ai fini dell’analisi quantitativa (metanalisi) è stata effettuata una ricerca sistematica sulle banche dati medico-scientifiche EMBASE, PubMed, Google Scholar, Cochrane DARE e clinictrials.gov e sono stati individuati 30 studi clinici (39 confronti) che hanno valutato il ruolo dell’Echinacea nella prevenzione o nel trattamento delle infezioni respiratorie in un totale di 5.652 soggetti.
L’Echinacea ha ridotto in modo statisticamente significativo l’incidenza mensile di queste infezioni, il rapporto di rischio e il numero di pazienti con ≥1 RTI.
La somministrazione di preparati a base di questa pianta ha ridotto il rischio di infezioni ricorrenti, di complicanze nonché la necessità di terapia antibiotica, riducendo del 70% i giorni di terapia antibiotica.
Gli estratti alcolici di Echinacea purpurea appena raccolta sono risultati i più efficaci, con la riduzione dell’80% dei giorni di trattamento antibiotico. Gli eventi avversi di Echinacea sono risultati simili a quelli del trattamento di controllo.
L’Echinacea è in grado, pertanto, di prevenire in sicurezza le infezioni del tratto respiratorio e le complicanze a queste associate, diminuendo così la richiesta di farmaci antibiotici. Sono emerse delle differenze rilevanti tra i vari preparati a base di Echinacea.
Il lavoro, infatti, ha censito anche un’ampia gamma di studi in analisi primaria per ottenere un quadro generale dei preparati contenenti Echinacea. A tal fine sono stati inclusi studi controllati senza trattamento o controllati attivamente solo se adeguatamente randomizzati. Lo studio non ha riguardato una singola specie di Echinacea o una singola tecnica di produzione e sono stati inclusi preparati che contenevano anche altri ingredienti (zinco, altre erbe o vitamine). L’indagine è stata condotta nel rispetto delle ultime raccomandazioni del gruppo di lavoro PRISMA per il report delle metanalisi.
Fonte: Gancitano G, Mucci N, Stange R, et al. Echinacea Reduces Antibiotics by Preventing Respiratory Infections: A Meta-Analysis (ERA-PRIMA). Antibiotics (Basel). 2024 Apr 16;13(4):364.