L’uso di composti naturali nella prevenzione e nel trattamento delle malattie infettive si sta via via diffondendo, soprattutto per quanto riguarda le infezioni mediate da microrganismi multiresistenti (MDR). Il fenomeno della farmacoresistenza è oggi, infatti, un problema di portata globale e per questo è importante avere a disposizione sostanze in grado di contrastare le infezioni da microorganismi resistenti.
Il chiodo di garofano (Syzygium aromaticum (L.) Merr. & L.M) è una spezia caratterizzata da numerose proprietà biologiche.
La pianta è un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Myrtaceae che può raggiungere un’altezza di 12-15 m, caratterizzato da foglie ovato-lanceolate, fiori con 4 sepali rossi e 4 petali bianco-rosa e bacche come frutto. Originaria dell’Indonesia, in particolare delle isole Molucche, richiede un clima caldo e umido.
Attività dell’olio essenziale
L’olio essenziale (OE) di chiodi di garofano contiene numerose molecole attive, di cui l’eugenolo è il componente principale; anche altri composti che agiscono in sinergia tra loro sono responsabili delle sue molteplici proprietà biologiche.
A livello tradizionale S. aromaticum viene utilizzato per contrastare e alleviare i disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale, raffreddore e influenza, oltre che per l’igiene orale e per la sua attività analgesica.
L’OE ha mostrato attività antiossidanti, antimicrobiche, antinfiammatorie, neuroprotettive, antistress, antitumorali e anti-nocicettive.
Una recente revisione (Antimicrobial Activity of Syzygium aromaticum Essential Oil in Human Health Treatment) ha preso in esame il ruolo dell’OE di chiodi di garofano nel neutralizzare microrganismi multiresistenti responsabili di disturbi, malattie o infezioni nell’uomo, come Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus, Salmonella typhi, Candida albicans, Giardia lamblia, Streptococcus mutans, Porphyromonas gingivalis e Klebsiella pneumoniae.
La ricerca ha evidenziato che questo OE ha un potenziale antimicrobico importante contro diversi ceppi batterici riportando le possibili applicazioni nel trattamento di varie condizioni di salute e infezioni.
I risultati sperimentali esposti nell’articolo, a cura di ricercatori italiani, hanno mostrato esiti positivi e possono essere considerati come il punto di partenza per lo sviluppo di ulteriori studi. Occorre segnalare che si tratta per lo più studi condotti in vitro, che pertanto devono essere confermati da nuove e attente analisi in vivo.
Un risultato interessante evidenziato dalla revisione è dato dalla sinergia tra l’OE e/o i suoi componenti con altri composti antimicrobici, che potrebbero aiutare ad affrontare il problema globale della resistenza ai farmaci, riducendo allo stesso tempo gli effetti negativi dei farmaci di sintesi.
Nuove formulazioni come nanoparticelle o nanofibre – scrivono i ricercatori – rappresentano una modalità innovativa per migliorare l’efficacia e la stabilità degli OE, come anche l’associazione con microrganismi, ad esempio i lattobacilli, per contrastare le infezioni e ripristinare l’equilibrio del microbiota umano.
L’aspetto più critico rimane l’identificazione delle giuste combinazioni per ottenere un effetto antimicrobico su uno specifico bersaglio patogeno, come è il caso della sinergia osservata tra OE di chiodi di garofano e colistina per il trattamento delle infezioni nosocomiali.
Considerando il fenomeno dell’antibioticoresistenza, sostanze naturali, come l’OE di S. aromaticum, rappresentano una strada promettente per la realizzazione di formulazioni antimicrobiche innovative ed efficaci.
Fonte: Maggini V, Semenzato G, Gallo E, Nunziata A, Fani R, Firenzuoli F. Antimicrobial Activity of Syzygium aromaticum Essential Oil in Human Health Treatment. Molecules. 2024; 29(5):999