L’invecchiamento della popolazione globale ha aumentato la prevalenza e l’incidenza delle condizioni neurodegenerative.

La Bacopa (Bacopa monnieri, famiglia delle Plantaginaceae), nota come Brahmi nella medicina ayurvedica indiana, è stata usata tradizionalmente per un’ampia serie di condizioni correlate alla sfera mentale e cognitiva, in particolare per migliorare la memoria e l’apprendimento. Citata nei testi classici ayurvedici, Bacopa monnieri è considerata un tonico mentale, uno strumento per “aprire la porta della conoscenza”.

In medicina ayurvedica la pianta rientra nella categoria dei rimedi medhya rasayana, che potenziano la memoria e ringiovaniscono, ma viene utilizzata per varie affezioni, tra cui asma, ulcere, tumori, ascite, ingrossamento della milza, infiammazioni, gastroenterite.

La sua principale proprietà si esplica nel migliorare le facoltà intellettive, la memoria e la concentrazione all’apprendimento.

Significativo il suo utilizzo nella terza età, correlato anche alle proprietà antiossidanti che contribuiscono a proteggere il cervello dal danno ossidativo e dal declino cognitivo.

Dalla tradizione alla ricerca attuale

La ricerca scientifica ha analizzato gli estratti della pianta per le loro proprietà nootropiche, antiossidanti, antimicrobiche e analgesiche.

I metaboliti principali della pianta includono saponine, alcoli, steroidi, alcaloidi, glicosidi, zuccheri, aminoacidi, flavonoidi e triterpeni.

I suoi composti attivi, come i bacosidi A e B, l’acido betulinico, l’acido asiatico e la quercetina, hanno dimostrato una promettente attività a sostegno delle funzioni cerebrali.

Questa revisione sistematica ha valutato il ruolo benefico della pianta nei disturbi cerebrali e ha rilevato attività anti-apoptotiche e antiossidanti, di riparazione del danno neuronale, di stimolazione della chinasi, ripristino della funzione sinaptica, miglioramento della trasmissione nervosa e della neuroprotezione.

I 22 studi clinici inclusi nella review hanno dimostrato che la bacopa contribuisce a ridurre la fosforilazione del fattore nucleare κB, migliora le funzioni emotive e cognitive, l’iperattività, la routine del sonno, la depressione, il deficit di attenzione, i problemi di apprendimento, la ritenzione della memoria ecc. Inoltre, può ridurre i livelli di biomarcatori proinfiammatori e di stress ossidativo.

Per questo si sottolinea il suo potenziale uso nell’approccio complementare alle condizioni neurodegenerative associate a disturbi della sfera cerebrale.

Fonte: Neto, L.J.V.; Reverete, M.; Junior, R.C.M et al. The Neuroprotective and Cognitive-Enhancing Effects of Bacopa monnieri: A Systematic ReviewPreprints 2024, 2024020207.