Negli ultimi decenni, la resistenza agli antibiotici è stata valutata dall’OMS come uno dei rischi più gravi per la salute umana. Tra i fattori che hanno contribuito all’emergere di questo fenomeno, è stato segnalato anche l’uso inappropriato di antibiotici nella medicina umana, in zootecnia, nei servizi igienico-sanitari e nel settore alimentare.

I germi multiresistenti sono microrganismi resistenti all’azione di molteplici antibiotici, in grado di causare le stesse medesime infezioni sostenute dai germi antibiotico-sensibili, con cui condividono la stessa virulenza e le stesse modalità di trasmissione. Considerando il numero limitato di trattamenti attualmente efficaci, l’antibioticoresistenza è diventato un problema importante per la salute pubblica.

L’attenzione della ricerca si sta rivolgendo anche al potenziale ricorso ai flavonoidi – composti polifenolici metaboliti secondari delle piante ampiamente presenti nel mondo vegetale – come una delle possibili opzioni per ridurre questo problema. Alcuni studi hanno mostrato infatti che i composti vegetali secondari hanno un effetto antibatterico, anche contro i microrganismi resistenti.

A tale proposito una recente review narrativa (Potential of Flavonoids as Promising Phytotherapeutic Agents to Combat Multidrug-Resistant Infections) fa il punto sugli studi riguardanti le potenzialità dei flavonoidi nel contrasto alle infezioni multiresistenti.

La ricerca sistematica delle fonti è stata condotta sui database elettronici PubMed, Scopus e Google Scholar; sono stati incluso gli studi che hanno esaminato l’attività antimicrobica dei flavonoidi contro batteri resistenti.

Secondo la maggior parte delle ricerche pubblicate i flavonoidi – e in particolare quercetina, kaempferolo, apigenina e luteolina, che risultano anche quelli maggiormente studiati – sono efficaci contro i microrganismi resistenti. Alcuni di essi hanno anche dimostrato di agire in sinergia con gli antibiotici di sintesi.

Secondo la ricerca i flavonoidi agiscono sull’espressione genetica dei batteri, inibiscono gli enzimi microbici e bloccano l’integrità delle membrane cellulari microbiche. La ricerca ha inoltre rilevato che sono sostanze sicure e con una bassa tossicità.

I flavonoidi costituiscono quindi – è questa la conclusione dei ricercatori – una promettente risorsa per il trattamento delle infezioni multiresistenti, da valutare in modo approfondito con ulteriori studi.

Fonte: Pathak D, Mazumder A. Potential of Flavonoids as Promising Phytotherapeutic Agents to Combat Multidrug-Resistant Infections. Curr Pharm Biotechnol. 2023 Nov 27.