Il mirtillo rosso o americano (Vaccinium macrocarpon), noto anche come cranberry, è un arbusto sempreverde coltivato in Nord America e in Europa. Il suo succo, ricco di vitamina C, è ampiamente consumato come alimento mentre l’estratto viene commercializzato come integratore alimentare e utilizzato in particolare per sostenere la fisiologia dell’apparato urinario e prevenire le infezioni a suo carico.

Il cranberry è stato utilizzato anche per contrastare infezioni orali e gastrointestinali, per le malattie cardiovascolari e come chemiopreventivo. In alcuni studi preclinici gli estratti e i costituenti del succo di mirtillo rosso hanno mostrato proprietà antibatteriche, antimicrobiche, antimicotiche, antinfiammatorie, antiossidanti e antiadesive.

Usi storici e attuali

Le tribù dei nativi americani, tra cui gli Irochesi, gli Ojibwe e gli Algonchini, utilizzavano i frutti del mirtillo rosso principalmente come alimento e ne conservavano le bacche essiccate per le provviste invernali e per il commercio.

I frutti venivano utilizzati anche come rimedio per la guarigione delle ferite, la febbre e i gonfiori; le popolazioni Innu della Prima Nazione del Canada occidentale consumavano un infuso dei rami per contrastare infezioni respiratorie e pleurite.

I coloni europei iniziarono a coltivare la pianta all’inizio del XIX secolo e, nel 1885, quasi 4.000 acri erano coltivati nell’area di Cape Cod, nel Massachusetts. Attualmente, sono circa 40.000 gli acri coltivati in Nord America, che riforniscono il 90% del mercato globale di cranberry. Piccole quantità sono prodotte anche in Cile, seguito da Cina ed Europa.

Potenziali benefici per la salute

Per gli effetti antinfiammatori dei suoi componenti, il mirtillo rosso è stato oggetto di numerosi studi riguardanti le condizioni infiammatorie croniche, anche se il suo uso più comune per la salute umana è la prevenzione delle infezioni delle vie urinarie (IVU).

Le attività antibatteriche della pianta sono state esplorate anche in caso di ulcera gastrica, dove è stato osservato che i prodotti a base di mirtillo rosso hanno la capacità di prevenire l’adesione batterica, il che può aiutare a prevenire le ulcere indotte da H. pylori. Inoltre, è stato dimostrato che il succo di mirtillo rosso riduce i batteri nocivi nello stomaco e modifica la flora intestinale in modo benefico.

Una revisione sistematica dei prodotti a base di mirtillo rosso per le infezioni delle vie urinarie in popolazioni vulnerabili ha rilevato che la sua supplementazione è associata a una riduzione del 30% del rischio di suddetti infezioni ricorrenti rispetto al placebo. Come nel caso dell’ulcera peptica, si ritiene che questo effetto sia dovuto alla capacità delle proantocianidine (PAC) di inibire l’adesione batterica.

Nei bambini, i prodotti a base di mirtillo rosso sono risultati superiori al placebo e paragonabili all’intervento con antibiotici nella prevenzione delle infezioni urinarie ricorrenti.

Nei soggetti adulti portatori di catetere, l’integrazione con un estratto standardizzato di mirtillo rosso (con 36 mg di PAC) è stata associata a una riduzione dei sintomi delle infezioni urinarie rispetto al placebo e a un controllo attivo (nitrofurantoina).

Nei soggetti che hanno assunto l’integratore di mirtilli rossi si sono registrati meno casi di ematuria e livelli più bassi di batteri nelle urine rispetto a quelli che hanno ricevuto un placebo. Inoltre, tra i partecipanti al gruppo attivo non sono state riportate infezioni delle vie urinarie nei tre mesi successivi allo studio.