Lo zafferano (Crocus sativus, Iridaceae) è stato utilizzato tradizionalmente per i suoi effetti sedativi e anche anticonvulsivanti, che si ritiene siano associati ai metaboliti secondari crocina, crocetina, picrocrocina e safranale.

Negli ultimi decenni sono stati condotti numerosi studi in vitro, su animali e clinici su questa pianta che ne hanno indicato l’efficacia nel trattamento dei disturbi neurologici e della sfera psichiatrica.

Questa recente revisione sistematica (The neuropsychotropic effects of Crocus sativus L. (saffron): an overview of systematic reviews and meta-analyses investigating its clinical efficacy in psychiatric and neurological disorders) ha fatto il punto sulla ricerca scientifica, indagando gli effetti neuropsicotropi dello zafferano, la sua efficacia sui disturbi neurologici e della sfera psichiatrica. A tal fine sono state selezionate nelle principali banche dati medico-scientifiche internazionali le revisioni sistematiche e le metanalisi che hanno valutato lo zafferano in quest’ambito. La qualità degli studi è stata valutata con il metodo ASTAR (A MeaSurement Tool to Assess Systematic Reviews). Sono stati inclusi nella revisione (di fatto una umbrella review) 23 studi, per lo più con una buona qualità metodologica.

Lo zafferano ha avuto un effetto positivo sulla depressione in tutte le revisioni sistematiche rispetto al placebo e rispetto alle prescrizioni di antidepressivi. Tre revisioni sistematiche hanno mostrato che lo zafferano potrebbe ridurre i sintomi ansiosi da lievi a moderati.

Cinque revisioni sistematiche hanno mostrato gli effetti positivi dello zafferano sulla disfunzione sessuale, con il miglioramento in particolare dell’indice della funzione sessuale femminile.

Il trattamento con zafferano ha avuto un effetto positivo anche nella malattia di Alzheimer e nel deterioramento cognitivo lieve rispetto al placebo.

Altre revisioni sistematiche hanno indicato, tra gli effetti positivi dello zafferano, la riduzione dei punteggi di depressione e ansia nelle donne con sindrome premestruale, un effetto positivo sulle donne che soffrivano di depressione post-parto, un aumento della qualità del sonno e un potenziale miglioramento del comportamento alimentare.

Tra altri effetti positivi sono stati indicati una riduzione dell’affaticamento, della tensione, dei disturbi dell’umore, della confusione, dello stress, della fobia sociale, dell’ansia da separazione e dei sintomi di interiorizzazione.

Secondo questa umbrella review lo zafferano può essere una risorsa efficace, sicura e tollerata nel trattamento dei disturbi neurologici e della sfera psichiatrica. Sono necessarie ulteriori ricerche per consolidare questi promettenti risultati.

Fonte: Shamabadi A, Hasanzadeh A, Akhondzadeh S. The neuropsychotropic effects of Crocus sativus L. (saffron): an overview of systematic reviews and meta-analyses investigating its clinical efficacy in psychiatric and neurological disorders. Avicenna J Phytomed. 2022;12(5):475-488.