La nigella o cumino nero (Nigella sativa L.) è una pianta utilizzata fin dall’antichità nei sistemi di medicina tradizionale soprattutto nell’area mediorientale per un’ampia gamma di disturbi, che includono l’asma, la febbre, la tosse, la cefalea e alcune forme infiammatorie.

Negli ultimi decenni la pianta è stata sottoposta al vaglio della ricerca scientifica e molti studi ne hanno valutato gli effetti su diversi disturbi, inclusa la sua attività sui parametri metabolici.

La ricerca clinica ha indicato che l’integrazione di cumino nero contribuisce anche a ridurre efficacemente la pressione sanguigna.

Conferma questa indicazione anche una recente review con metanalisi, Antihypertensive effects of Nigella sativa supplementation: An updated systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials, che ha esaminato in modo specifico, sulla base degli studi pubblicati in letteratura internazionale, gli effetti di N. sativa sulla pressione sanguigna dell’adulto.

Sono state effettuate ricerche su PubMed, Cochrane Library, Web of Science, Scopus, Embase e Google Scholar fino ad agosto 2022 e, utilizzando un modello a effetti casuali, analisi dose-risposta non lineari e meta-regressione.

Si è visto che l’integrazione di preparati a base di cumino nero è stata efficace nel ridurre in modo statisticamente significativo sia la pressione arteriosa sistolica (p < 0,001) sia quella diastolica (p < 0,001).

L’integrazione di N. sativa può migliorare la pressione sanguigna e questa pianta potrebbe essere utilizzata come un approccio efficace per la gestione di valori appropriati della pressione sanguigna, concludono gli autori della ricerca.

Fonte: Kavyani Z, Musazadeh V, Safaei E, Mohammadi Asmaroud M, Khashakichafi F, Ahrabi SS, Dehghan P. Antihypertensive effects of Nigella sativa supplementation: An updated systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Phytother Res. 2023 Aug;37(8):3224-3238.