Lo zenzero (Zingiber officinale Roscoe) è una pianta erbacea delle Zingiberaceae originaria dell’Estremo Oriente. Di essa si utilizza il rizoma che contiene importanti principi attivi denominati gingeroli e shogaoli, responsabili anche del suo sapore pungente. Nella medicina tradizionale cinese lo zenzero è usato per espellere il “freddo”, il “vento” e l'”umidità” e si ritiene che blocchi il flusso inverso del Qi (energia). Nei Paesi occidentali viene assunto principalmente per alleviare alcuni sintomi gastrointestinali ed affezioni respiratorie, ma anche come stimolante dell’appetito, in alcune forme di diarrea, nei casi di nausea e vomito, anche oncologici, e in alcune problematiche correlate all’artrosi.

Lo zenzero, insieme ad altri trattamenti complementari come ad esempio l’agopuntura, vengono utilizzati anche per alleviare la nausea e il vomito durante la gravidanza, quando per la donna è preferibile non assumere farmaci di sintesi per questi disturbi. Sulla base di questa osservazione una recente metanalisi ha messo a confronto l’efficacia e la sicurezza di diversi trattamenti complementari confrontandoli con le terapie standard oppure con una sostanza placebo. Dopo avere effettuato una ricerca sistematica degli studi randomizzati controllati (RCT) attinenti su otto banche dati medico scientifiche (PubMed, EMBASE, Cochrane Library, Web of Science, China National Knowledge Infrastructure, Wanfang, SinoMed e VIP) fino al 25 ottobre 2022, l’analisi quantitativa (metanalisi) è stata eseguita su 33 studi.

La metanalisi ha mostrato che sul vomito gravidico lo zenzero ha un effetto statisticamente superiore rispetto al trattamento convenzionale (P ≤ 0,001), con prove di efficacia di qualità moderata. Lo zenzero si è anche dimostrato superiore al placebo nel contenere la nausea gravidica. Nel complesso i trattamenti complementari per nausea e vomito in gravidanza sono risultati più sicuri di quelli convenzionali, anche se in quattro studi sullo zenzero sono stati registrati alcuni effetti collaterali ad esso correlati, tra cui pirosi, sonnolenza, eruttazioni e cefalea. Questi risultati devono essere confermati con ulteriori studi eseguiti su campioni di popolazione di grandi dimensioni, scrivono i ricercatori nelle conclusioni.

Fonte: Tan MY, Shu SH, Liu RL, Zhao Q. The efficacy and safety of complementary and alternative medicine in the treatment of nausea and vomiting during pregnancy: A systematic review and meta-analysis. Front Public Health. 2023 Mar 9;11:1108756.