La withania (Withania somnifera L. Dunal), nota anche come Ashwagandha o ginseng indiano, è una pianta medicinale originaria dell’India, caratteristica della medicina tradizionale ayurvedica, dove viene utilizzata da tempo per contrastare e ridurre gli stati di stress e l’ansia e per migliorare il benessere generale, oltre che per sostenere la memoria e le performance cognitive. Attualmente i preparati a base di withania sono impiegata a livello globale per la gestione di diverse condizioni di salute. Questa recente rewiew pubblicata da un gruppo di ricercatori dell’Università indiana di Lucknow ha fatto il punto sugli usi tradizionali, la botanica, la fitochimica e le ricerche farmacologiche sui costituenti dell’Ashwagandha.

Nelle foglie di W. somnifera sono presenti almeno 62 metaboliti primari e secondari cruciali e 29 di questi, rilevati nelle radici e nelle foglie, sono principalmente composti steroidei, lattoni steroidei, alcaloidi, aminoacidi ecc. Il fitocomplesso della pianta esplica varie attività salutistiche, avendo proprietà antileucotrieniche, antineoplastiche, analgesiche, antiossidanti, immunostimolanti, osservate principalmente ma non solo con sperimentazioni in vitro. Tra le varie attività attribuite a questa pianta, si segnala anche quella antistress e ansiolitica.

Attività antistress e ansiolitica

I glicosidi withanolidi mostrano proprietà antistress e hanno effetti positivi sul potenziamento della memoria; aiutano ad alleviare le condizioni indotte dallo stress, come l’ulcera gastrica, i deficit cognitivi, le alterazioni dell’omeostasi del glucosio, alcune disfunzioni sessuali, le alterazioni dei livelli plasmatici di corticosterone. Una ricerca condotta presso l’University of Texas Health Science Center ha dimostrato che l’estratto di Withania somnifera riduce l’eccitabilità neuronale inibendo la trasmissione nervosa, in stretta relazione con l’inibitore primario dell’acido Gama-Aminobutirrico (un neurotrasmettitore). Altri costituenti della withania come i glicowithanolidi, il sitoindoside IX e il sitoindoside X e i glicosidi hanno mostrato una significativa attività antistress in studi in vivo determinando un aumento della conservazione della memoria.

Per determinare l’attività antistress di W. somnifera sono stati condotti anche alcuni studi clinici sull’uomo. Ad esempio uno studio controllato e randomizzato su gruppo di sessanta adulti ha indicato che l’assunzione di 240 mg/die di un estratto standardizzato di ashwagandha ha indotto cambiamenti sui livelli di cortisolo, del deidroepiandrosterone-solfato (DHEA-S) e una riduzione sul punteggio della Hamilton Anxiety Rating Scale (HAM-A) che misura il livello di ansia, modificando in senso positivo i livelli della la proteina C-reattiva, la frequenza del polso e la pressione arteriosa. Gli studi suggeriscono che le proprietà antistress dell’ashwagandha siano correlate alla modulazione dell’asse ipotalamo/ipofisi/surrene (HPA), il coordinatore centrale dei sistemi di risposta neuroendocrina allo stress.

Fonte: Gaurav H, Yadav D, Maurya A, Yadav H, Yadav R, Shukla AC, Sharma M, Gupta VK, Palazon J. Biodiversity, Biochemical Profiling, and Pharmaco-Commercial Applications of Withania somnifera: A Review. Molecules. 2023 Jan 26;28(3):1208.