L’arte di dormire bene

 

Una guida alla scienza dell’orologio biologico

Nel suo libro, pubblicato da Aboca Edizioni, Russell Foster, professore di Neuroscienze circadiane, sfata i falsi miti sul sonno e offre i suoi consigli per vivere al meglio. Dagli effetti della melatonina alle conseguenze della luce, il volume presenta gli ultimi risultati delle ricerche sul tema.

 

Sono 12 milioni le persone nel nostro Paese affette da disturbi del sonno: una vera “epidemia”, che non va sottovalutata. Stando ai dati dell’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno (Aims), 1 adulto su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria. Un fenomeno diffuso non solo nella nostra penisola: sono infatti 790 milioni i soggetti interessati in tutto il mondo.

A esserne colpite sono soprattutto le donne, che rappresentano il 60% del totale, in particolare tra i 30 e i 60 anni. Secondo gli esperti, ciò può essere dovuto alle variazioni ormonali e alla presenza della sindrome delle gambe senza riposo (più frequente nella popolazione femminile).

Ma va prestata attenzione anche ai soggetti più fragili, sia dal punto di vista fisiologico che emotivo: tra loro, oltre agli anziani, anche i bambini e i ragazzi. A ciò si aggiungono purtroppo gli effetti dalla pandemia: stando ai dati del progetto “Lost in Italy” (Lockdown and Lifestyle in Italy) pubblicati a inizio 2022, con il Covid gli episodi di insonnia sono cresciuti del 22%, mentre i casi contraddistinti da un sonno scadente sono aumentati del 128%.

Un problema mondiale

Ciò non riguarda soltanto il nostro Paese: secondo un’indagine condotta nel 2020 dai ricercatori del King’s College di Londra, nel Regno Unito la metà della popolazione ha evidenziato un peggioramento complessivo del riposo, mentre due persone su cinque hanno dormito in media meno ore. Inoltre, si sta indagando se i ritmi circadiani irregolari possano accrescere le probabilità di infezione e ospedalizzazione. Non solo. Chi è colpito dalla malattia è spesso interessato da problemi in questo ambito: per gli esperti dell’Università di Bologna, l’insonnia è tra le principali “sequele psichiatriche” dei pazienti di Covid, seconda solo al disturbo d’ansia.

A preoccupare sono le situazioni croniche. Gli episodi sporadici non causano conseguenze serie, ma se il fenomeno si prolunga per molto tempo (mesi o anni) l’impatto sulla qualità di vita è notevole, con ricadute su benessere, umore e prestazioni lavorative.

Sono proprio questi alcuni dei temi al centro del libro “L’arte di dormire bene” di Russell Foster, professore di Neuroscienze circadiane e direttore dell’Istituto di Neuroscienze del Sonno e Circadiane a Oxford. Il volume, pubblicato da Aboca Edizioni, è una guida preziosa per capire meglio il meccanismo del sonno.