Pianta erbacea annuale ampiamente distribuita nei paesi del bacino del Mediterraneo, Nord Africa, Medio Oriente e Asia, la nigella (Nigella sativa), nota anche come cumino nero, era conosciuta e apprezzata già dagli antichi Egizi. Successivamente, in epoca medievale, le proprietà della nigella furono studiate da ricercatori arabo-islamici, quali al-Biruni e Avicenna (Ibn Sina), il quale, nel suo “Canone della Medicina”, affermava che i semi del cumino nero sono ricostituenti naturali e hanno la proprietà di stimolare l’energia corporea.
Nella medicina ayurvedica indiana i semi di Nigella sativa vengono impiegati per varie problematiche, anche nel trattamento dell’asma, grazie all’azione antistaminica e vasoregolatrice. L’uso alimentare e il basso rischio di tossicità hanno contribuito negli ultimi anni allo sviluppo di molte ricerche scientifiche pre-cliniche e cliniche, che rendono la pianta particolarmente interessante, anche nella prevenzione e cura delle malattie metaboliche e cardiovascolari. L’olio di semi di nigella esplica effetti analgesici e antinfiammatori. Il suo impiego nel trattamento dell’osteoartrite del ginocchio è stato preso in esame da un recente studio clinico randomizzato in doppio cieco con controllo placebo che ne ha valutato l’efficacia e la sicurezza.

Centosedici soggetti (età 50 – 70 anni) sono stati assegnati in modo casuale ad assumere per via orale 2,5 ml di olio di cumino nero (N = 58) oppure un placebo (N = 58), ogni 8 ore per 1 mese. Per la valutazione degli outcome primari è stato utilizzato il WOMAC (Western Ontario and McMaster Universities Osteoarthritis Index), insieme a scala analogica visiva (VAS) per il dolore, il numero di compresse di paracetamolo assunte giornalmente durante lo studio, la soddisfazione dei pazienti; l’emocromo completo e i livelli ematici di alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, fosfatasi alcalina, creatinina e azoto ureico erano le misure di outcome secondarie. Lo studio è stato completato da 52 e da 54 partecipanti rispettivamente nei gruppi verum (Nigella) e placebo. Questi i risultati: i punteggi sulla scala VAS sono diminuiti del 33,96 ± 17,04% nel gruppo verum e del 9,21 ± 0,32% in quello placebo con una differenza statisticamente significativa (p < 0,001 a favore del primo. Rispetto alla baseline, anche i punteggi totali WOMAC sono diminuiti del 27,72 ± 18,61% nel gruppo verum e dell’1,34 ± 2,31% in quello placebo (p < 0,001), di nuovo con una differenza statisticamente significativa a favore del gruppo che assunto olio di nigella. L’olio di nigella ha inoltre ridotto in maniera statisticamente significativa l’assunzione di paracetamolo (p = 0,001) determinando una maggiore soddisfazione rispetto al gruppo placebo (p < 0,001). Non si sono verificati effetti collaterali e /o avversi.
L’olio di cumino nero, pertanto, può essere considerato una supplementazione efficace e sicura per ridurre i sintomi dell’osteoartrite del ginocchio che contribuisce anche a ridurre il dosaggio degli analgesici.

Fonte: Huseini HF, Mohtashami R, Sadeghzadeh E, Shadmanfar S, Hashem-Dabaghian F, Kianbakht S. Efficacy and safety of oral Nigella sativa oil for symptomatic treatment of knee osteoarthritis: A double-blind, randomized, placebo-controlled clinical trial. Complement Ther Clin Pract. 2022 Nov;49:101666.