Il mate (Ilex paraguariensis St. Hil.) è una pianta della famiglia delle Aquifoliaceae, originaria del Sud America (Brasile, Argentina, Paraguay, Cile), ampiamente consumata dalle popolazioni locali sotto forma di infuso e utilizzato anche come rimedio in medicina tradizionale. Ilex paraguariensis è una pianta dapprima in forma arbustiva e che poi diviene, a maturità, albero, con altezze fino a 15 metri e con chioma densa e oblunga e con un tronco corto di 30-40 cm di diametro. Le foglie – sempreverdi, lunghe 7–110 millimetri e larghe 30–55 millimetri, con margini seghettati – contengono caffeina e alcaloidi xantinici. I fiori sono piccoli e di colore bianco-verdastro con quattro petali. Il frutto è una drupa rossa di 4-6 millimetri di diametro. Il suo habitat è quello degli altopiani freschi, umidi e tropicali vicino a ruscelli e valli fluviali ad altitudini fino a 1.500 metri. Della pianta si apprezzano gli effetti stimolanti, dovuti alla presenza di caffeina, mentre in epoca più recente essa viene utilizzata per la preparazione di integratori alimentari per la sua azione tonico-stimolante nonché per coadiuvare il calo ponderale. Tra i suoi principali componenti si segnalano caffeina, teobromina, minime di teofillina, tannini, sostanze minerali, tracce di olio essenziale e vitamine: in particolare C, B1, B2.

Studi in vitro indicano che il mate ha proprietà antiossidanti e cardioprotettive. Modelli animali suggeriscono anche effetti anti-adipogenici e antilipemici, ma gli studi sull’uomo sono ancora limitati. Un preparato a base di mate ha ritardato lo svuotamento gastrico in soggetti in sovrappeso e altri dati in donne generalmente sane suggeriscono che il suo consumo può avere effetti a breve termine sull’assunzione di calorie e sulla regolazione dell’appetito. In alcuni modelli di cancro, i composti del mate hanno mostrato proprietà inibitorie del proteasoma e della topoisomerasi nonché effetti antinfiammatori e apoptotici, ma ad oggi non si segnalano studi clinici su larga scala che ne abbiano valutato efficacia e sicurezza nell’uomo. L’uso continuativo e in grande quantità di mate può provocare tachicardia per la presenza di caffeina. Da evitare l’associazione con caffè, tè, o altre bevande energizzanti.

Fonte:

Herbs, Memorial Sloan Kettering Cancer Center