Originario della regione mediterranea dell’Europa, l’elicriso (Helichrysum italicum L., Asteracee) è una pianta perenne dal portamento cespuglioso, alta 30–40 cm, di colore grigio-biancastro, tomentosa. Presenta foglie  alterne, lineari, ricoperte da una fine peluria biancastra con i margini piegati verso il basso; l’infiorescenza è un corimbo composto da numerosi capolini conici con fiori tubulosi, ermafroditi, di colore giallo-oro, che emanano un inconfondibile odore intenso e aromatico.

L’elicriso è una di quelle piante medicinali già note nella medicina greco-romana e medioevale con indicazioni che, a differenza di quanto è avvenuto per altre droghe, sono state confermate ed estese in base ai risultati delle più recenti indagini cliniche e farmacologiche. In epoca recente si deve al Santini, medico condotto toscano, il merito di aver riconosciuto l’importanza terapeutica di questa pianta, dopo aver osservato che nella sua zona, la Garfagnana, l’elicriso veniva impiegato empiricamente, ma con ottimi risultati, in veterinaria nella terapia di diverse affezioni acute e croniche. Da queste osservazioni presero spunto i suoi studi cui fece seguito l’applicazione documentata della pianta in alcune centinaia di casi, in particolare per le malattie dell’apparato respiratorio, allergiche, per le dermopatie inclusa psoriasi, problemi del fegato e delle vie biliari, cefalee ed emicrania.

I risultati di un recente studio

Questo recente studio ha indagato nello specifico l’attività antiossidante e antibatterica della specie di elicriso coltivata nel clima temperato dell’Europa centrale. Le analisi sono state condotte sulla pianta e sulle infiorescenze e hanno portato i seguenti risultati. Il contenuto di olio essenziale varia da 0,25 g × 100 g-1 in foglie e fusto a 0,31 g × 100 g-1 nelle infiorescenze. Acetato di nerile e nerolo sono risultati dominanti nelle infiorescenze (15,73%) mentre il rutoside, gli acidi rosmarinico, clorogenico, neoclorogenico, isoclorogenico b e cicorico sono stati rilevati in entrambe le parti della pianta. Il contenuto in fenoli è minore nelle infiorescenze. Sia l’estratto metanolico sia l’olio essenziale ottenuti da foglie e fusto hanno mostrato un potenziale antiossidante più elevato rispetto a quelli provenienti dalle infiorescenze mentre l’olio essenziale estratto delle infiorescenze ha esibito un potere batteriostatico maggiore rispetto all’olio essenziale della pianta. È stato quindi dimostrato che le infiorescenze sono caratterizzate da un elevato contenuto di oli essenziali e tannini, mentre nel resto della pianta sono più abbondanti flavonoidi e acidi fenolici. Le differenze riscontrate tra le diverse parti dell’elicriso devono essere accuratamente prese in considerazione nelle sue applicazioni industriali, in particolare per quanto riguarda l’impiego dell’elicriso come agente antimicrobico.

Fonte:

Węglarz Z, Kosakowska O, Pióro-Jabrucka E, Przybył JL, Gniewosz M, Kraśniewska K, Szyndel MS, Costa R, Bączek KB. Antioxidant and Antibacterial Activity of Helichrysum italicum (Roth) G. Don. from Central Europe. Pharmaceuticals (Basel). 2022 Jun 10;15(6):735.