L’infezione da Hpv (Human Papilloma Virus) è molto frequente nella popolazione: si stima infatti che fino all’80% degli adulti sessualmente attivi si infetti nel corso della vita con un virus Hpv, con un picco di prevalenza nelle giovani donne fino a 25 anni di età. Questo recente studio di fase II randomizzato in doppio cieco con controllo placebo ha valutato l’efficacia e la sicurezza della supplementazione di un estratto del fungo medicinale Shiitake (Lentinula edodes – AHCC) nel sostenere il sistema immunitario dell’ospite ad eliminare le infezioni da HPV ad alto rischio.

La ricerca statunitense

Lo studio, condotto da ricercatori dell’UT Health Houston e pubblicato sulla rivista Frontiers in Oncology, ha riguardato 50 donne di età superiore a 30 anni con infezioni da HPV ad alto rischio confermate da oltre 2 anni. Le donne sono state randomizzate in due bracci: un braccio trattamento ha ricevuto l’estratto di Shiitake (3-g per os, una volta al giorno) per sei mesi seguiti da sei mesi di placebo. I partecipanti al braccio placebo hanno ricevuto un placebo per 12 mesi. Ogni 3 mesi è stato effettuato un test dell’HPV nonché un prelievo di sangue per misurare il livello di marcatori immunitari quali interferone-alfa, beta e-gamma, IgG1, linfociti T e cellule natural killer (NK).

Quarantuno donne in totale hanno completato lo studio con i seguenti risultati: il 63,6% delle donne nel braccio di trattamento è risultato negativo al test HPV dopo 6 mesi e il 64,3% ha ottenuto una risposta duratura, definita come negatività all’HPV a 6 mesi dalla supplementazione. Nel braccio placebo soltanto il 10,5% delle donne è risultato HPV negativo a 12 mesi. È stata inoltre osservata la soppressione dell’IFN-β a meno di 20 pg/ml correlata con un aumento dei linfociti T e dell’IFN-γ e a un’eliminazione duratura delle infezioni da HPV nelle donne che hanno assunto l’estratto di shiitake.

I risultati di questo studio dimostrano dunque che la supplementazione di shiitake è un efficace supporto al sistema immunitario dell’ospite nell’eliminazione delle infezioni persistenti da HPV ed è stata ben tollerata senza effetti collaterali significativi. La soppressione del livello di IFN-β a meno di 20 pg/ml si è correlata con l’eliminazione delle infezioni da HPV e merita un’ulteriore valutazione come strumento clinico per il monitoraggio di soggetti con infezioni da HPV, concludono i ricercatori.

 

Fonte:

Smith JA, Gaikwad AA, Mathew L, Rech B, Faro JP, Lucci JA 3rd, Bai Y, Olsen RJ, Byrd TT. AHCC® Supplementation to Support Immune Function to Clear Persistent Human Papillomavirus Infections. Front Oncol. 2022 Jun 22;12:881902.