L’infiammazione cronica è uno dei principali responsabili dello sviluppo delle malattie non trasmissibili. L’attività antinfiammatoria della curcumina, polifenolo bioattivo della curcuma, è stata dimostrata nella ricerca di laboratorio e preclinica, mentre le evidenze sull’uomo necessitano un maggiore consolidamento, anche a causa delle discrepanze riguardanti il dosaggio ottimale, la durata e la tipologia di formulazione da utilizzare.
Questa revisione sistematica, condotta da ricercatori australiani, ha valutato l’efficacia della supplementazione di curcumina sui mediatori infiammatori sistemici, confrontando anche la dose, la durata e la biodisponibilità dei preparati.
È stata effettuata una ricerca sistematica sulle banche dati online Medline, CINAHL, EMBASE, Scopus e Cochrane per individuare gli studi randomizzati controllati sugli effetti della curcumina sui mediatori infiammatori in persone non sottoposte a terapia antinfiammatoria standard. Trentadue studi (N = 2.038 partecipanti) sono stati inclusi nella review e 28 sottoposti a metanalisi.
I dati hanno mostrato una riduzione dei seguenti parametri: proteina C-reattiva, interleuchina-6, fattore di necrosi tumorale α, IL-8 e proteina chemioattrattante i monociti-1 (MCP-1).
Questi risultati – concludono gli autori – forniscono evidenze circa gli effetti antinfiammatori della curcumina sull’uomo e giustificano ulteriori studi per confermare dose, durata e formulazione per ottimizzare gli effetti antinfiammatori della curcumina in soggetti con infiammazione cronica.
Fonte: Ferguson JJA, Abbott KA, Garg ML. Anti-inflammatory effects of oral supplementation with curcumin: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Nutr Rev. 2021 Aug 9;79(9):1043-1066.