Il ginseng americano (Panax quinquefolius) è una pianta perenne con piccoli fiori gialli o rosa e bacche rosse che cresce nel nord-est dell’America. Spesso confusa con il ginseng asiatico (Panax ginseng), la sua radice è utilizzata per scopi curativi in diverse culture tradizionali.

I ginsenosidi o panaxosidi, delle saponine triterpeniche, sono ritenuti responsabili delle sue attività biologiche. La pianta viene utilizzata per contrastare l’astenia, per migliorare le prestazioni atletiche, la forza e la resistenza ma anche le prestazioni cognitive; nella medicina tradizionale cinese è indicata per nutrire lo Yin e l’energia.

Studi di laboratorio hanno mostrato che i ginsenosidi hanno effetti sia stimolanti che inibitori sul Sistema Nervoso Centrale; è stato, inoltre, osservato che possono alterare il tono cardiovascolare e migliorare l’immunità umorale. Sperimentazioni condotte su cellule di carcinoma mammario estrogeno-dipendente con estratti di Panax quinquefolius hanno dimostrato un’azione antitumorale. Altri studi sempre di laboratorio hanno osservato che l’attività antitumorale è maggiore se il ginseng americano viene associato a sostanze antiossidanti, evidenziando anche effetti sinergici con il chemioterapico fluorouracile e un’attività protettiva contro lo stress ossidativo in linfociti umani irradiati.

Ad oggi gli studi clinici sono ancora limitati. I dati disponibili suggeriscono che la pianta contribuisce a migliorare il controllo della glicemia nei soggetti diabetici e ne attestano la sicurezza per l’uso a lungo termine. Alcune ricerche cliniche hanno dimostrato l’utilità di Panax quinquefolius nei deficit della memoria e della concentrazione, sia nei giovani che negli anziani. In particolare uno studio clinico randomizzato in doppio cieco condotto su giovani adulti sani che hanno assunto un estratto secco di Panax quinquefolius, titolato all’11,65% in ginsenosidi, ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo della memoria e della capacità di concentrazione, associata a un’azione calmante.

Hanno portato dati contraddittori e comunque non definitivi gli studi clinici che hanno valutato l’effetto del ginseng americano sull’astenia in persone affette da tumore; i dati epidemiologici suggeriscono che la pianta può migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita nelle donne con tumore al seno, anche se sono necessari ulteriori studi a conferma di queste risultati.

Il ginseng americano ha mostrato un effetto ipoglicemizzante e in particolare si è visto che diminuisce la glicemia postprandiale in soggetti umani diabetici e non.

Occorre prestare attenzione nell’impiego concomitante con i farmaci anticoagulanti: è stato infatti osservato che il ginseng americano riduce gli effetti fluidificanti del warfarin, uno degli anticoagulanti più comuni.

 

Fonte: About Herbs, Botanicals & Other Products | Memorial Sloan Kettering Cancer Center, New York, www.mskcc.org