Moringa, al vaglio azione antiossidante e antinfiammatoria

 

Moringa oleifera è una pianta appartenente al genere Moringaceae nativa del subcontinente Indiano e poi diffusasi nelle aree tropicali e subtropicali. Oltre all’utilizzo alimentare, essendo le foglie ricche in proteine, vitamine e sali minerali, ad essa sono attribuite anche proprietà salutistiche al vaglio della ricerca scientifica, tra cui quella antiossidante.

I composti antiossidanti di Moringa oleifera sembrano concentrati nelle foglie e nei semi. Gli estratti di foglie di Moringa hanno dimostrato in vitro di ridurre lo stress ossidativo e la perossidazione lipidica. Studi clinici hanno mostrato che la supplementazione quotidiana di 7 g di polvere di foglie di moringa per tre mesi ha determinato un aumento significativo dei livelli ematici di composti antiossidanti tra cui acido ascorbico, superossido dismutasi e glutatione perossidasi e una riduzione significativa della malondialdeide, generata dalla perossidazione lipidica. L’attività antiossidante dei preparati a base di foglie di moringa correla direttamente con gli effetti antinfiammatori e antibatterici e deve essere ulteriormente indagata.

Studi farmacologici hanno, inoltre, mostrato che gli estratti di radici, foglie e semi di moringa esplicano anche un’attività antinfiammatoria. Nell’Ayurveda, uno dei sistemi di cura tradizionali dell’India, la moringa viene utilizzata in caso di reumatismi cronici, allergie e asma bronchiale.

La ricerca ha indicato che l’incidenza di asma e condizioni allergiche può essere collegata a bassi livelli di emoglobina (Hb), un fattore di rischio per le infezioni respiratorie.

Uno studio clinico in aperto condotto in India per valutare efficacia e sicurezza dei semi di moringa nell’asma bronchiale ha evidenziato in un piccolo campione di venti soggetti con asma bronchiale di entità lieve – moderata sottoposti a supplementazione di semi di moringa in polvere (3 g/die) per tre settimane, la riduzione di sintomi come respiro corto, sibili, senso di oppressione toracica e tosse nonché livelli significativamente più alti di Hb. È stato anche rilevato un miglioramento statisticamente significativo di alcuni parametri di funzionalità polmonare quali capacità vitale forzata (FVC), volume espiratorio forzato (FEV) ecc. Si ipotizza che questa attività sia correlata alla moringina, un alcaloide presente nei semi di moringa, nonché al contenuto in quercetina. Tale attività deve essere confermati con ulteriori studi clinici.

Fonte: Herbal Gram, June 2020.