L’amamelide, o ‘nocciolo della strega’

amamelide

L’amamelide (Hamamelis virginiana L.) è un albero a portamento arbustivo che può raggiungere l’altezza di 6 m; originaria della Virginia, cresce nelle foreste delle aree temperate.

Il genere Hamamelis comprende 3 specie nordamericane (H. virginiana, H. vernalis, H. ovalis) e due asiatiche (H. mollis, H. japonica) ed è stato così denominato da Linneo per evidenziare la sua abitudine di fiorire e fruttificare allo stesso tempo.

La pianta, cui è stato attribuito anche il nome popolare di ‘nocciolo della strega’ perché sembra fosse utilizzata per la fabbricazione delle scope, ha foglie caduche di colore verde brunastro, giallastro in autunno; le foglie sono ovali od obovate, alterne, glabre, lunghe fino a 15 cm e larghe fino a 10 cm, con picciolo corto e robusto. Il frutto è una capsula legnosa contenente due semi mentre l’infiorescenza di solito consiste in 3 fiori profumati, ciascuno con 4 petali gialli sottili che si schiudono in autunno avanzato all’incirca nello stesso periodo in cui maturano i frutti.

I nativi del Nord America credevano che l’amamelide fosse una pianta magica perché sfidava l’ordine della natura, fiorendo proprio quando altre piante si preparano per l’inverno.

Le sue proprietà erano note da tempo ai nativi americani e vennero rapidamente adottate dai coloni europei. Tradizionalmente dalle foglie, dai rametti e dalla corteccia di amamelide si preparano estratti, lozioni e sali medicinali. Il distillato veniva utilizzato per ridurre le infiammazioni, arrestare le emorragie e controllare le secrezioni dalle mucose, mentre il decotto si poneva sulle ferite per favorirne la cicatrizzazione. Nell’Ottocento, l’estratto delle foglie veniva utilizzato dai coloni europei negli Stati Uniti contro le scottature solari e le irritazioni oculari.

Data la presenza nelle foglie e nella corteccia di tannini, l’amamelide è impiegata oggi per la preparazione di estratti fluidi e di pomate con proprietà decongestionanti, astringenti ed emostatiche, utilizzati per alleviare emorroidi e varici e in caso di infiammazione oculare. In caso di dosaggi eccessivi e nei soggetti ipersensibili, l’amamelide può causare danni alla mucosa gastrica e stipsi.

In cosmetica la pianta trova maggiormente impiego in lozioni emollienti per la pelle secca.

 

Fonte: Herb Society of America.