Salvia, una pianta e tante proprietà

La salvia (Salvia officinalis) è una pianta appartenente alla famiglia delle Labiatae originaria del Medio Oriente e del Mediterraneo, ma oggi naturalizzata in tutto il mondo. Le sue foglie contengono principi amari, acidi fenolici, flavonoidi e un olio essenziale (contenente tujone, cineolo, borneolo, linalolo, beta-terpineolo e beta-cariofillene). Conosciuta dall’antichità per le sue proprietà salutari, nella medicina popolare S. officinalis è stata utilizzata per numerosi disturbi quali convulsioni, ulcere, problemi osteoarticolari, infiammazioni, vertigini, diarrea e iperglicemia. Negli ultimi anni la pianta è stata al centro di numerosi studi che hanno da una parte cercato di confermare scientificamente gli impieghi tradizionali, dall’altra di individuarne nuove attività biologiche. Queste ricerche hanno osservato una vasta gamma di attività farmacologiche che sono sintetizzate in una rassegna condotta da un team di ricerca iraniano.  L’articolo, in open access e quindi liberamente consultabile, presenta un aggiornamento dei dati farmacologici più spesso riportati per S. officinalis. Sulla base delle evidenze disponibili in letteratura, la pianta mostra un’attività antineoplastica, antinfiammatoria, antinocicettiva, antiossidante, antimicrobica, antimutagena, analgesica, ipoglicemizzante e ipolipemizzante, nonché un’azione positiva sulla memoria. L’efficacia di S. officinalis come antinocicettivo, ipolipemizzante e supporto alla memoria è stata confermata anche con studi clinici. Oltre agli effetti sopra menzionati, sono state dimostrate anche altre attività biologiche come ad esempio l’attivazione dei recettori delle benzodiazepine. Le possibili applicazioni terapeutiche per queste attività della salvia devono essere chiarite con nuovi studi, finalizzati anche a comprendere i meccanismi molecolari responsabili dei suoi effetti, la sicurezza e le eventuali interazioni farmacologiche.

Fonte: Ahmad Ghorbani a, Mahdi Esmaeilizadeh. Pharmacological properties of Salvia officinalis and its components. Journal of Traditional and Complementary Medicine 7 (2017) 433e440.