Firenze: a Santa Maria Nuova rinasce l’antico ‘orto medico’

Inaugurato il 25 ottobre il piccolo orto medico dell’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, il più antico ospedale funzionante del mondo, nella forma di percorso botanico-medicinale nel chiostro delle Medicherie, costituito da 26 piante racchiuse in grandi vasi.

 

La struttura originaria, risalente alla fine del XIII secolo, è considerata il progenitore degli orti accademici e ospedalieri che sorgeranno in Europa nel corso dei secoli. La scelta di ‘farla rivivere’ risponde al duplice intento di restituire a Firenze un luogo di grande valore storico e di rendere omaggio al mondo vegetale, origine di principi farmacologici ancora in parte da scoprire. La ricostruzione dell’antico orto medico nasce dallo studio dei testi del XIII secolo che parlano di un orto medico e di una spezieria all’interno dell’ospedale. I ‘semplici’, le piante medicinali, venivano coltivati per l’utilizzo in spezieria in un terreno adiacente alla “Croce ospedaliera”. In quest’area, oggi “Chiostro delle Medicherie”, è stato ricostruito l’antico orto con un progetto voluto dalla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, dal Museo di Storia Naturale/sezione Orto Botanico dell’Università di Firenze, con il sostegno dell’Azienda USL Toscana centro e la collaborazione di Aboca. Alcune piante sono state scelte per sottolineare la relazione di Santa Maria Nuova con altre istituzioni ospedaliere; fra queste la Faba grassa (Sedum telephium), lavorata nei secoli dalla spezieria dell’Abbazia di Vallombrosa e tutt’oggi dall’Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Altre sono state scelte per il loro utilizzo tradizionale e quotidiano, come la Piantaggine (Plantago lanceolata), impiegata per infiammazioni e malattie dell’apparato respiratorio, oppure la Rosa canina (Rosa canina), con marcate attività antinfiammatorie e vitaminizzanti. Altre specie botaniche, come l’Arancio amaro (Citrus x aurantium), il Semprevivo dei tetti (Sempervivum tectorum), o l’Agnocasto (Vitex agnus-castus), riportano ad antichissime preparazioni monastiche. Per la loro valenza magica sono state scelte la Salvia (Salvia officinalis), pianta sacra e simbolo di vita presso i Romani, o la Mandragora (Mandragora officinarum), l’erba magica per eccellenza per il suo elevato contenuto di alcaloidi e la sua caratteristica radice dalle sembianze umane. L’orto, incluso nell’itinerario museale di Santa Maria Nuova, potrà essere visitato anche dal pubblico esterno tutti i giorni.